Ecco le piazze dello sballo giovanile nel fine settimana, il piano di Comune e forze dell'ordine

Piazza Ventidio Basso
Piazza Ventidio Basso
di Luca Marcolini
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 05:35

ASCOLI - Riflettori puntati sulla devianza giovanile in città. Un fenomeno che, inequivocabilmente, si sta aggravando a causa dell’effetto Covid, con uno stravolgimento inevitabile anche delle abitudini dei ragazzi ascolani. A preoccupare, soprattutto, sono episodi che ormai sembrano avere una cadenza periodica, in particolare ogni fine settimana con abuso di alcool e spesso, a seguire, risse o atti vandalici.

Episodi che trovano il loro scenario, nella maggior parte dei casi, in centro storico e, in particolare (come avveniva precedentemente in piazza San Tommaso ma ora non più) adesso una delle zone più critiche, nel mirino, è quella di piazza Ventidio Basso, così come quella vicina di San Pietro in castello. 


Il tavolo operativo
Un fenomeno a cui si affianca anche una crescente dipendenza tecnologica tra i giovanissimi che sta compromettendo il rapporto diretto tra coetanei e la possibilità di reale aggregazione sociale. È proprio partendo da una nutrita serie di segnalazioni in tal senso e da un monitoraggio attendo della situazione che ora l’Arengo, per volontà del sindaco Fioravanti d’intesa con l’assessore alle politiche sociali Brugni, ha voluto aprire un confronto con tutte le componenti che hanno a che fare col mondo giovanile, dall’Ambito sociale (rappresentato dal referente Fanesi) alle forze di polizia, dalle associazioni e in particolare quelle dei genitori ai referenti di cooperative che si occupano di dipendenze (come l’Ama Aquilone), dei plessi scolastici, del Consultorio, di “Dipendenze tecnologiche” e al Garante dei diritti dell’infanzia, Annagrazia Di Nicola. L’obiettivo è rimboccarsi le maniche e mettere in campo quanto prima iniziative che vadano incontro alle esigenze dei ragazzi attualmente senza risposte e che al tempo stesso possano tamponare la crescita di questi fenomeni di devianza causata anche dagli effetti indiretti della pandemia e delle connesse restrizioni che, di fatto, hanno ingabbiato i giovani per un lungo periodo. «L’Amministrazione comunale – spiega il sindaco Fioravanti – ha voluto creare questo tavolo permanente proprio per mettere in atto tutte quelle azioni mirate, insieme alle associazioni e in collaborazione coi genitori, per contrastare la devianza e arginare anche il fenomeno dell’abuso di alcolici che sta diventando importante e può mettere a rischio il futuro di tanti ragazzi». «Come Comune – aggiunge l’assessore Brugni – siamo particolarmente attenti nell’analisi della situazione di difficoltà che su questo fronte si è registrata in questi mesi per il mondo adolescenziale.

Stiamo pensando, tutti insieme, a soluzioni e progetti per arginare questi fenomeni e restituire una giusta dimensione ai ragazzi». 


Le zone critiche 
Le zone più critiche, in particolar modo il venerdì e il sabato sera ma anche la domenica, sono quelle del centro e, più nello specifico, tutta la zona di piazza Ventidio Basso e quella vicina, più nascosta e meno illuminata, di San Pietro in castello. E’ qui che spesso si degenera tra abuso di alcool, qualche atto vandalico, ogni tanto qualche rissa. Mentre ora appare più tranquilla, rispetto al passato, la situazione in piazza San Tommaso. Ma anche altre zone del centro spesso diventano scenario per giovani ubriachi. Adesso si passerà alle iniziative, pensando ad esempio all’utilizzo di spazi comuni (anche negli oratori delle varie parrocchie) dove creare luoghi di ascolto attivo, ma anche ad interventi sul territorio creando le unità di strada responsabilizzando i giovani stessi e , anche nelle scuole, attivando i cosiddetti “peer mediator” (ragazzi più preparati chiamati a sensibilizzare gli altri). 

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