Aggiornato il piano delle aree a rischio frane elevato: c’è pure via di Porta Tufilla

Aggiornato il piano delle aree a rischio frane elevato: c è pure via di Porta Tufilla
Aggiornato il piano delle aree a rischio frane elevato: c’è pure via di Porta Tufilla
di Luca Marcolini
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Giovedì 9 Giugno 2022, 05:25

ASCOLI  - La zona di via Porta Tufilla, sottostante il Lungo Tronto, è a tutti gli effetti tra quelle ad elevato rischio all’interno del Piano per l’assetto idrogeologico del fiume che attraversa la città. Proprio l’Autorità di bacino competente, a livello interregionale, ha accolto la proposta di inserimento inviata a suo tempo dall’Arengo alla luce anche di sopralluoghi e di una dettagliata relazione geologica che, per l’appunto, definisce a rischio elevato la zona che si trova circa all’altezza del vecchio ponte di Campo Parignano che si affaccia proprio sul Tronto. 


Una richiesta accolta insieme ad altre due segnalazioni e richieste dell’amministrazione comunale, relative rispettivamente ad un ulteriore, nuovo fenomeno geomorfologico sulla strada provinciale dell’Ascensione, in località Morignano, e ad una riperimetrazione per l’aggravamento del grado di rischio frana sul versante sinistro del torrente Bretta all’altezza di via delle Pratoline.

Tre zone, dunque, che destano preoccupazioni sul fronte idrogeologico e dei rischi connessi, considerando anche che nel caso di via Porta Tufilla si tratta, tra l’altro, di una strada ad alta concentrazione di traffico e, quindi, con rischi potenziali per la pubblica incolumità. Quel che è certo è che ora, con l’inserimento delle tre zone a rischio segnalate dall’Arengo, aumenta la possibilità di ottenere potenziali finanziamenti per poter attivare interventi importanti di messa in sicurezza. 


L’Arengo, ormai circa un anno fa, a seguito della effettuazione di ulteriori sopralluoghi, aveva inoltrato un’istanza alla Regione e all’Autorità di bacino di riferimento per segnalare la gravità di nuovi fenomeni geomorfologici con rischio di frane pericolose nelle tre zone del territorio ascolano ora riconosciute tali e inserite nel Piano di bacino, ovvero la zona di via Porta Tufilla, scendendo verso il ponte vecchio di Campo Parignano, quella sulla strada dell’Ascensione nel tratto di Morignano e quella di Brecciarolo. E proprio l’Autorità di bacino, dopo aver valutato le tre situazioni ha accolto l’istanza. Nello specifico, quindi, le tre zone sono state inserite nel Piano dell’assetto idrogeologico del Tronto tra quelle a rischio di frane. In particolare, per via di Porta Tufilla, sarà inserito un nuovo dissesto con indice di pericolosità H2 e classe di rischio R3, ovvero rischio elevato. Anche con potenziali rischi per l’incolumità delle persone. Per la zona di Morignano, invece, è stato inserito un nuovo dissesto gravitativo con grado di pericolosità H3 e indice di rischio R4, ovvero molto elevato. Infine, per Brecciarolo all’altezza di via delle Pratoline, è stato effettuato un aggiornamento con aumento del grado di rischio da R1 a R2, ovvero da rischio basso a rischio medio. Inserimenti che, essendo stati formalizzati, potrebbero aumentare le possibilità di ottenere adeguati finanziamenti per intervenire sulle zone a rischio. 


Proprio a fronte di sopralluoghi eseguiti in precedenza, l’Arengo aveva anche deciso di transennare il tratto di via Porta Tufilla all’altezza del vecchio ponte di Campo Parignano e nella zona sottostante la scuola Malaspina, tenendo conto del continuo transito di auto che in quella zona è molto consistente trattandosi di una via di attraversamento della città. E proprio a sostegno della richiesta di inserimento tra le aree a rischio elevato nel Piano di bacino interregionale del Tronto, l’Arengo aveva evidenziato la «necessità di un aggiornamento relativo ad un nuovo fenomeno geomorfologico che ha avuto evoluzioni con accelerazioni e tassi di arretramento importanti, individuato in via Porta Tufilla». 


Il dissesto, secondo quanto viene riportato nella relazione redatta dai tecnici per conto dell’amministrazione comunale «lambisce per una porzione di circa 20-25 metri una via di comunicazione fondamentale per la viabilità e l’accesso al centro storico della città di Ascoli, la possibilità di accedervi e transitarvi in sicurezza, dunque, è fondamentale». Ma a preoccupare sempre di più è anche la zona che riguarda il tratto della provinciale dell’Ascensione, alla luce di un aggravamento a un grado di rischio R4, molto elevato. 

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