ASCOLI - Purtroppo la mancanza di senso civico si nota anche in quei luoghi dove la solidarietà e l’attenzione nei confronti dei più fragili dovrebbero essere le stelle comete come ad esempio l’ospedale Mazzoni.
Da troppo tempo i parcheggi riservati alle persone dializzate all’interno dell’ospedale di Monticelli vengono sistematicamente occupati da automobilisti che, non solo non espongono il permesso della dialisi, come richiesto dal cartello esposto, ma nemmeno un il pass per disabili. «Spesso - ci scrive una lettrice che deve accompagnare il marito all’ospedale per la dialisi - i permessi dei disabili vengono utilizzati da parenti che non hanno familiari con disabilità a bordo. Così ogni giorno che devo accompagnare mio marito dializzato con problemi di deambulazione sono costretta a pagare il parcheggio o lasciarlo su una panchina incustodito e cercare un posto a pagamento».
«Mai risposto»
La signora ha provato a contattare negli ultimi due anni anche la polizia municipale «ma mi hanno risposto che il parcheggio interno riservato ai malati risulta essere della sola responsabilità dell’Area vasta 5. Nessuno conosce il nome del responsabile. Insomma quell’area non è soggetta a controlli e nessuno interviene in difesa dei disabili/invalidi, una zona franca per l’inciviltà. Mi sono decisa a rendere pubblica la questione dopo che un “signore” che aveva appena fatto scendere la famiglia, moglie e figlie che si dirigeva verso il bar per fare colazione insieme, al momento che ho espresso il mio disappunto non essendoci altri parcheggi e facendogli notare che occupava il posto per i dializzati mi ha invitata a cercare un altro posto in fondo alla strada o a pagamento. La mia è una richiesta di aiuto perché vivere con una disabilità e affrontare una malattia è già difficile; se poi chi sta bene te la complica diventa impossibile. Chiedo solo rispetto e aiuto da chi permette l’accesso a tutti ai parcheggi per i malati».
Ricevuto l’accorato appello l’Urp e la direzione generale dell’Area vasta si sono immediatamente mossi.