Ascoli, il centro è a strisce blu
ma mancano i parcheggi gratis

Ascoli, il centro è a strisce blu ma mancano i parcheggi gratis
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Domenica 12 Aprile 2015, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 05:36
ASCOLI - Con l' apparizione delle nuove strisce blu e delle nuove tariffe della sosta ad Ascoli, alcuni tra gli automobilisti che non l'hanno presa bene tornano ad agitare il codice della strada e il relativo articolo che prevede un adeguato numero di parcheggi gratuiti rispetto a quelli a pagamento. E la richiesta, legittima, è quella di sapere se da questo punto di vista Ascoli e i suoi parcheggi a pagamento siano in regola oppure no.

La questione delle strisce blu che sarebbero irregolari, perché non affiancate nelle vicinanze da spazi bianchi per la sosta libera, di fatto, era già stata sollevata anche nel corso del mandato del sindaco Celani, per poi riaffiorare nuovamente un paio d'anni fa quando il tema fu trattato nel corso della trasmissione "Le Iene", riportando inevitabilmente a galla, anche per Ascoli, questa querelle che scaturirebbe dal mancato rispetto del codice della strada.

Una questione che proprio in passato era venuta a galla per la sentenza della Cassazione a sezioni civili unite, riferita ad un comune sardo che già a suo tempo era apparsa come una vera e propria mazzata anche per Palazzo Arengo. "Possono essere annullate le multe elevate agli automobilisti rei di non aver pagato il parcheggio nelle strisce blu se mancano, nelle zone limitrofe, aree di sosta gratuita": questa la sentenza della Cassazione a sezioni civili unite che aveva rigettato il ricorso del Comune di Quartu Sant'Elena contro la sentenza di un giudice di pace di Cagliari.

Quest'ultimo aveva dichiarato "la nullità e l'inefficacia di tutti i verbali di accertamento e contestazione per sosta vietata" impugnati da un cittadino che aveva più volte parcheggiato la sua auto in una zona a pagamento senza esporre il relativo tagliando.

Secondo il giudice sardo, infatti, non erano stati previsti "parcheggi liberi nelle immediate vicinanze dell'area interessata, come stabilito invece dall'articolo 7, comma 8 del codice della strada".

La Cassazione, quindi, aveva dato ragione al cittadino e al giudice di pace, rilevando "vizi di legittimità dei provvedimenti amministrativi istitutivi delle zone di parcheggio a pagamento, consistenti nella violazione dell'obbligo di prevedere anche aree di parcheggio libero".

L'Amministrazione comunale dell'epoca, interpellata sul caso, aveva risposto che "il codice della strada, comunque, prevede che per aree di rilevanza urbanistica, si possa derogare e, per evitare la sosta selvaggia, prevedere solo posti a pagamento".

E che "per sosta libera si potrebbero considerare anche gli spazi per i residenti". Poi l'Arengo aveva annunciato che sarebbe bastata una delibera della giunta comunale con la quale si sarebbe dovuto definire il centro storico ascolano "area di rilevanza urbanistica", quindi con la possibilità di derogare a quanto previsto dal codice della strada. Ma ora bisognerebbe capire se quella delibera con la quale le zone interessate dalle strisce blu siano state definite, per l'appunto, "aree di rilevanza urbanistica", esiste oppure no.

E, comunque, occorrerebbe entrare nei cavilli delle interpretazioni normative per capire realmente se ad Ascoli potrebbe essere accolto o meno un eventuale ricorso al Tar come accaduto un paio di anni fa in Sardegna. Del resto, a quanto pare, sembra che il discorso sia esteso a macchia d'olio in tutta Italia, ma ovunque tutto resta così com'è...

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