Palazzo Gallo a Ascoli, da tempio della Democrazia cristiana a immobile in stato di grave abbandono con crolli e pericoli

Dalle finestre di Palazzo Gallo sono cadute lastre di travertino
Dalle finestre di Palazzo Gallo sono cadute lastre di travertino
di Filippo Ferretti
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Lunedì 22 Maggio 2023, 04:20 - Ultimo aggiornamento: 15:53

ASCOLI - Il presidente della sezione ascolana dell’associazione "Italia Nostra”, Gaetano Rinaldi, punta l’indice sullo stato di degrado e la scarsa sicurezza in cui si trovano attualmente alcuni angoli della città. La sezione ascolana mette in evidenza situazioni di incuria del centro storico, soprattutto nei pressi di Palazzo Bazzani in corso Mazzini. Rinaldi indici l’antico palazzo Gallo, un tempo sede della Democrazia cristiana, da tempo avvolto da una impalcatura di tubi di ferro e teli di plastica, con i resti del “pavimentum” dell’antica strada consolare Salaria preda di selvaggia vegetazione. 


Il pannello


Secondo Italia Nostra il degrado in cui versa il palazzo è evidente dall’asportazione del pannello del basamento nella parte a destra, composto da eleganti blocchi di travertino e dalle condizioni di pericolo della cimasa di una delle finestre che ne nobilitano l’architettura. «In realtà anche le cimase delle altre finestre presentano evidenti lesioni e potrebbero determinare situazioni di pericolo» afferma il presidente dell’associazione, che avverte anche delle condizioni di precarietà delle persiane ancora presenti in alcune finestre. «Non si tratta solo di semplice degrado, in quanto le lesioni della cimasa e le condizioni delle persiane fanno temere che si possano verificare stacchi di materiale e la caduta di pezzi di travertino o delle persiane» prosegue, pensando ad ipotetici danni anche irreparabili nei confronti di chi si trovasse a transitare nei pressi al momento della caduta.

Caduta una parte di persiana

«Un evento simile si è verificato giorni fa quando è caduta da una finestra del palazzo vicino una parte di una persiana: questa caduta è avvenuta pochi attimi dopo il passaggio di una signora che spingeva un passeggino» continua, comprendendo le difficoltà nell’affrontare la gestione di una città antica e complessa ma anche convinto che si dovrebbe sperare in un controllo più assiduo, affinché il cuore delle città antiche possa offrire opportunità a coloro che amano la musica, i libri, la pittura, la creatività.

E possa anche riportare nel centro di Ascoli lavoro, artigianato, scienza e i mestieri d’arte con i laboratori, utilizzando gli edifici abbandonati e varie chiese chiuse al culto, utilizzando magari anche una parte del prestigioso Palazzo Saladini Pilastri. Insomma, la richiesta di una maggiore attenzione allo scopo di poter eliminare ogni forma di degrado e fare finalmente di Ascoli la mèta di un turismo di qualità. 

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