Ascoli, piazza del Popolo come una balera: due feste in 24 ore. Insorgono residenti e associazioni

Ascoli, piazza del Popolo come una balera: due feste in 24 ore. Insorgono residenti e associazioni
Ascoli, piazza del Popolo come una balera: due feste in 24 ore. Insorgono residenti e associazioni
di Filippo Ferretti
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Giovedì 20 Aprile 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 16:13

ASCOLI - Raddoppiano le serate da ballo in piazza del Popolo ed aumentano le polemiche. Dopo la presentazione della prima notte danzante, prevista per sabato, il cuore della città sarà scenario di un altro party. Si intitola “All in - Tutti in piazza” e sarà un evento organizzato 24 ore dopo il precedente, domenica, dalle 18 sino a mezzanotte. 

 
 
Dopo la festa annunciata alcune settimane fa, voluta dall’Arengo ad ingresso libero e agli anni ‘80 e ‘90 ad opera di alcuni professionisti locali del mixer, ecco subito dopo arrivare il rilancio. La seconda data sarà incentrata su un party creato da alcune realtà del settore - Impero, Apply Communiy, Sesto Piano, Atelier Uno e Ap Events – dedicato soprattutto ai giovani. Ogni associzione porterà all’evento un dee jay e un artista locale legato alle sette note, per farli esprimere in una location considerata unica. 
 
Se gli organizzatori appaiono entusiasti non dello stesso parere sono le associazioni che si occupano di salvaguardare il patrimonio architettonico, storico e artistico della città.

Ad insorgere sono soprattutto i gruppi ambientalisti e quelli che si battono a favore della cultura, i quali temono che tali iniziative non portino visitatori e turisti in città, arrecando invece danni ai monumenti a causa dell’acustica e sporcizia tra le rue adiacenti. Un discorso analogo fu portato avanti in occasione delle due edizioni di Aperistreet, anche se il tutto avveniva sotto un controllo ferreo della security e in piena estate.

«Non dico che non debbano essere realizzate feste del genere ma necessitano di scenari meno fragili e più consoni» esordisce la presidente regionale del Fai Alessandra Stipa, convinta che ogni manifestazione abbia un valore se rispetta la relazione tra la natura dell’evento e il contesto. «Dicono che queste serate servirebbero per ravvivare il centro: ma se sono una tantum e arrecano danni non centrano l’obiettivo» aggiunge Gaetano Rinaldi di Italia Nostra, sostenendo che i residenti della zona, perlopiù anziani, non debbano essere disturbati troppo.

«Non sono solo il disordine e il rumore che accompagnano certi eventi: vogliamo parlare della sporcizia che troviamo sotto casa la mattina successiva?» spiega la residente Maria Federici, riferendosi a chi usa le rue come latrine e chiedendo la presenza di bagni chimici, di vietare la consumazione dei drink e di vigilare sugli eventi. 

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