Musei civici 2.0 per migliorare la fruibilità delle opere. Il Comune fa ricorso alla digitalizzazione

Musei civici 2.0 per migliorare la fruibilità delle opere. Il Comune fa ricorso alla digitalizzazione. La pinacoteca di Ascoli
Musei civici 2.0 per migliorare la fruibilità delle opere. Il Comune fa ricorso alla digitalizzazione. La pinacoteca di Ascoli
di Luca Marcolini
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Martedì 31 Gennaio 2023, 05:40

ASCOLI - Si fa ricorso alla tecnologia e a un ‘zione di riammodernamento degli allestimenti per potenziare i musei civici e renderli più attrattivi. Un passo avanti che l’Arengo intende concretizzare attraverso l’avvenuto affidamento a una società specializzata, per un intervento finanziato per 180mila euro attraverso il bando Iti1 e il progetto “From past to smart”.

Un potenziamento che interesserà, tra video integrativi, sviluppo di strumenti digitali e legati al discorso della realtà aumentata e nuovi allestimenti, tre strutture museali cittadine: la pinacoteca, il museo dell’Alto Medioevo e la galleria d’arte contemporanea Licini. 

Il potenziamento



Il progetto di riammodernamento e potenziamento degli allestimenti museali prevede l’utilizzo di sistemi multimediali per arricchire gli apparati didascalici ed esplicativi già presenti nei musei della rete comunale per creare un’efficace comunicazione rivolta ai visitatori di ogni età.

In concreto, si metteranno in campo nuove strategie comunicative affidate a filmati appositamente pensati, apparati destinati all’approfondimento delle tematiche artistiche specifiche di ogni istituzione museale per rendere più attrattiva e coinvolgente la visita ai musei della rete civica. Creando una sorta di realtà immersiva che consenta al visitatore di partecipare all’esperienza culturale attraverso la possibilità di comprendere a pieno non soltanto la rilevanza delle singole opere, ma il contesto nel quale si inquadrano e soprattutto le relazioni territoriali. 

L'obiettivo



L’obiettivo che il sindaco Marco Fioravanti intende perseguire è stimolare la nascita di una realtà museale nuova, capace di sfruttare la tecnologia e intercettare le esigenze del territorio. Si punta, quindi, a migliorare le performance digitali attraverso un forte coinvolgimento dei visitatori attraverso tecnologie in grado di “far parlare” le opere, con l’obiettivo di abbandonare la semplice fruizione lasciando posto ad un’esperienza culturale, intellettuale ed emozionale capace di soddisfare gusti ed esigenze diverse. Rendendo le strutture museali ascolane più attrattive anche dal punto di vista turistico. Le strutture individuate per l’attuazione di questo potenziamento degli allestimenti e dei supporti informativi sono, come detto, la pinacoteca (a Palazzo Arengo), il museo dell’Alto Medioevo al Forte Malatesta e la galleria Licini di arte contemporanea al Polo di Sant’Agostino.

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