ASCOLI - Crescono gli infortuni sul lavoro, aumentano quelli mortali. Il dato del primo semestre 2022 dipinge un quadro in peggioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sia nelle Marche sia nella provincia ascolana i numeri sono purtroppo in ascesa: +33,12% gli infortuni nel Piceno (+27,13 nelle Marche), quelli mortali salgono da 2 a 3 (+50%) con medesimo trend nella regione.
Nell’Ascolano si passa da 942 denunce a 1.254, nelle Marche da 8.036 a 10.216: di questi si registra una crescita del 28% tra quelli “in occasione di lavoro” (da 7.042 a 9.014) e del 20.9% tra quelli “in itinere” (da 994 a 1.202). Dei 10.216 denunciati 5.958 sono uomini (4.952 i precedenti). Per quanto riguarda i singoli settori: industria e servizi registrano 8.269 casi con un aumento del 22,3%, agricoltura 467 denunce (+6,3%). I Paesi di provenienza: 8.524 sono lavoratori italiani (+27%); 351 lavoratori di provenienza dell’Unione europea (+36,7%) e 206 di paesi extra Ue (+24,1). Alti tassi si rilevano nelle classi d’età comprese tra i 45 e 59 anni (54%).
Malattie professionali
Il dato delle malattie professionali denunciate invece subisce un calo: nella provincia di Ascoli passano da 427 a 355 (-16.8%), mentre nelle Marche si registrano 3.218 casi contro 3.404 nel periodo precedente (-5.46%). Di queste il 68% sono uomini, in diminuzione, e il resto donne (+0.40%). Industria e servizi registrano 2.827 casi con un calo del 5.36%, agricoltura 365 denunce (-7.36).
L'impegno dell'Inail
L’Inail è da sempre impegnata nella lotta contro gli infortuni sul lavoro e nella prevenzione. «Si può fare di più anche con una forte azione condivisa della sicurezza, con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali presenti nei comitati consultivi provinciali. È quindi vitale che l’azione preventiva sia reale e non teorica – aggiunge Bianchini -. C’è la necessità di una strategia nazionale concertata con regioni, gli Spsal, l’ispettorato del lavoro e le rappresentanze dei lavoratori per un’analisi dei fenomeni al fine di intervenire sulle cause».