Pasti dei bimbi non pagati, l'Arengo a caccia dei morosi. Ecco le rette da riscuotere e la cifra da recuperare

Bambini a mensa
Bambini a mensa
di Luca Marcolini
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 11:37

ASCOLI - Anche nel 2023 l’Arengo prosegue la caccia alle somme per i buoni delle mense scolastiche non pagati, negli anni precedenti, da diverse famiglie. Un credito, per l’amministrazione comunale, che per un totale di 153 titoli mai pagati ammonta ad oltre 106mila euro. Il lungo elenco è ora in evidenza sui tavoli dell’Abaco, la società incaricata dall’amministrazione comunale di recuperare le spettanze anche attraverso decreti ingiuntivi. Un lavoro meticoloso che gradualmente sta riducendo, mese dopo mese, la somma da recuperare che, comunque, resta ancora consistente.

E tutto questo nonostante una politica tariffaria del Comune sempre molto contenuta e senza alcun aumento del costo dei buoni mensa negli ultimi anni. 

Per arginare il rischio di un ampliamento dei mancati pagamenti, da quest’anno è stato attivato il servizio di domanda per il servizio mensa scolastica da effettuare obbligatoriamente attraverso una piattaforma digitale che stoppa coloro che hanno debiti pregressi. Anche per evitare poi di mettere in difficoltà gli stessi bambini. Ed in questo modo si è praticamente risolto il problema per il presente ed il futuro, mentre l’attività di recupero va avanti, anche con le maniere forti (ovvero i decreti ingiuntivi), per il passato. 

L’elenco dei crediti riferiti al passato, che l’Arengo sta provando gradualmente a recuperare, anche attraverso il ricorso ai decreti ingiuntivi, include complessivamente 153 titoli, cumulatisi nel corso degli anni, per una somma complessiva di circa 106mila euro, con un recupero graduale e costante, a cadenza mensile, da parte dell’Abaco. L’amministrazione comunale, dunque, non abbassa la guardia su questo fenomeno dei mancati pagamenti di servizi scolastici (ci sono somme non pagate anche relative al trasporto scolastico) da parte di molti nuclei familiari con figli che frequentano gli asili o le scuole comunali. Una brutta abitudine che, andando più indietro negli anni, aveva visto il debito per le mense scolastiche arrivare fino a quasi 200mila euro, poi parzialmente recuperati nel corso del tempo. Ed in tale direzione è stato deciso di procedere anche con l’iscrizione a ruolo dei debiti per poi avviare procedure di recupero coattivo delle somme. 

Da quest’anno scolastico, proprio in tale direzione, l’Arengo ha deciso di contrastare in maniera molto più efficace il problema, stoppando di fatto eventuali ulteriori debiti delle famiglie, ricorrendo a una piattaforma digitale (il portale Planet School) per la richiesta del servizio. Richiesta possibile solo per chi risulti aver pagato eventuali debiti pregressi e procedendo con pagamenti elettronici per sbloccare il servizio. «Come amministrazione – spiega l’assessore all’Istruzione e con delega anche alle mense scolastiche, Donatella Ferretti – abbiamo attivato questo nuovo sistema che consente di tenere sotto controllo i pagamenti relativi alla fruizione del servizio delle nostre mense scolastiche. Un servizio che continua ad abbinare un’alta qualità, con menù basati su cibi biologici e di produttori locali, a fronte di tariffe decisamente contenute e senza alcun aumento». 

L’assessore Ferretti illustra le tariffe praticate per le mense: «Il servizio è gratuito per le famiglie con reddito Isee sotto ai 4mila euro, mentre per le altre fasce si va da 1,90 fino a 3,80 euro a pasto. A fronte di una qualità immutata». Ed in tal senso, proprio come risulta dal recente avviso di gara per l’affidamento del servizio mense scolastico, va rilevato come un singolo pasto costi all’Arengo 5,8 euro e che si stimano circa 280mila pasti all’anno. Quindi, con una copertura economica importante garantita soprattutto dall’amministrazione comunale, visto che i pagamenti delle famiglie non sono sufficienti a coprire i costi complessivi del servizio.
 

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