Superstrada Ascoli-Mare e asse attrezzato restano le zone più a rischio di incidenti

Un incidente stradale che si è verificato ieri ad Ascoli
Un incidente stradale che si è verificato ieri ad Ascoli
di Luca Marcolini
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Venerdì 15 Ottobre 2021, 05:50

ASCOLI - C’è forse un effetto meno negativo che la devastante pandemia si è indirettamente trascinata dietro. Ed è l’evidente calo – a causa del reiterato lockdown – degli incidenti stradali mortali o con feriti, anche nel Piceno. La provincia ascolana, infatti, proprio per le limitazioni alla circolazione connesse con i provvedimenti per arginare il Covid, ha visto scendere nel 2020, i sinistri stradali più gravi, ovvero quelli con persone decedute o comunque rimaste ferite: si è passati dai 1.196 incidenti del 2019 ai 689 dell’anno scorso, ovvero quello della fase più critica dell’emergenza pandemica.

Sono state 10, purtroppo, le persone morte, oltre a 679 feriti. Un dato che, comunque, si è concentrato soprattutto nelle strade urbane (considerando anche il periodo di divieto ad uscire fuori dai territori comunali) dove hanno avuto luogo ben 530 dei sinistri gravi registrati. Con la fascia di età più colpita, con 3 morti e 147 feriti, che risulta quella tra i 30 e i 44 anni. I dati, aggiornati dall’Istat, non fanno riferimento specifico alle strade maggiormente interessate dal fenomeno, ma di certo quelle picene sicuramente con maggiori criticità restano il raccordo autostradale Ascoli-Mare, così come l’asse attrezzato industriale ad Ascoli e la statale Adriatica lungo la costa. 

Il 2020 ha fatto registrare, nella provincia ascolana, un totale di 689 incidenti (507 in meno rispetto al 2019) con 679 persone che sono rimaste ferite (508 conducenti, 107 passeggeri e 64 pedoni) e 10 che purtroppo sono decedute (8 conducenti, 1 passeggero e 1 pedone). Nel 2019, invece, i morti erano stati 16 e i feriti 1.180. Nel dettaglio, in 506 casi il sinistro ha riguardato più veicoli, in 65 casi c’è stato un impatto tra un veicolo e un pedone e in 118 casi si è trattato di veicoli isolati, andati a schiantarsi con qualcosa o finiti fuori strada. Le strade urbane sono state teatro del maggior numero di questi incidenti: 530. Mentre 37 sinistri si sono registrati in autostrada e 122 in strade di altra tipologia. Il maggior numero di incidenti, ovvero 326, si è verificato lungo rettilinei con un totale di 322 feriti e 4 morti. Poi 254 sono avvenuti agli incroci, con 1 morto e 253feriti, 74 si sono registrati in curva, con 4 morti e 70 feriti, 3 sono avvenuti in galleria con 3 feriti, 11 in rotatorie (con 10 feriti e un morto) e 21 in presenza di dossi, pendenze o strettoie (con 21 feriti). 

La fascia di età risultata più colpita a causa degli incidenti stradali è quella compresa tra i 30 e i 44 anni, con 3 deceduti e 147 feriti.

Per le altre fasce, si sono registrati 4 feriti tra coloro con meno di 5 anni; 5 feriti tra i 6 e i 9 anni; 16 feriti tra i 10 e i 14 anni, 34 feriti tra i 15 e i 17 anni; 42 feriti tra i 18 e 20 i anni; 46 tra i 21 e i 24 anni; 64 feriti e un morto tra i 25 e i 29 anni; 119 feriti e un morto tra i 45 e i 54 anni; 54 feriti e un morto tra i 55 e i 59 anni; 40 feriti e due morti tra i 60 e i 64 anni; 116 feriti e due morti nella fascia dai 65 anni in su. Di due feriti invece, non si conosce l’età. 

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