Un mini albergo per artisti ricavato nella torre rinascimentale del centro storico

Il polo di Sant'Agostino
Il polo di Sant'Agostino
di di Filippo Ferretti
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Venerdì 5 Marzo 2021, 08:10

ASCOLI - Dopo una lunga pausa, iniziata alla fine di ottobre, è pronta a ripartire l’attività della galleria d’arte contemporanea Licini, impreziosita da una inedita illuminazione e una nuova distribuzione delle sale dedicate alle mostre temporanee, passate da due a tre.

La ripartenza del museo sarà affiancata da un progetto triennale studiato per supportare il capoluogo piceno alla candidatura di Capitale italiana della Cultura 2024. Il nuovo percorso del museo prevede un’innovativa veste grafica progettata da Francesca Petrucci e una serie di accorgimenti estetici, allo scopo di renderlo pronto per la riapertura, prevista per il 27 marzo (Covid permettendo). Tante sono le novità legate alla ripartenza, come gli incontri con scrittori, critici, curatori e artisti, oltre ad una serie di esposizioni dedicate all’arte pittorica e alla fotografia. 
Un programma di quattro mostre, nel periodo che va da questo mese al marzo 2022, rispettivamente dedicate al collezionista bolognese Marco Ghigi, al gallerista Umberto Di Marino di Napoli e ai fotografi Mario Dondero e Lisetta Carmi. Tutti ospiti presenti nel capoluogo piceno e che, in caso di allentamento delle misure restrittive, dove il collegamento sarà invece realizzato attraverso i canali web, potranno incontrare il pubblico.


Gli artisti che arriveranno in città in occasione delle manifestazioni culturali organizzate dall’Arengo alloggeranno all’interno nel nuovo Hotel Licini, creato nella torre del Polo di Sant’Agostino.

Si tratta di un ambiente costituito da tre stanze, dove hanno trovato posto anche la radio e la televisione Licini, da cui partiranno poi i filmati realizzati per conto della galleria ascolana. In questo spazio approderanno non solo i personaggi che allestiranno le loro personali d’arte ma anche i vincitori del “Premio Licini”, il riconoscimento dedicato al maestro di Monte Vidon Combatte che verrà consegnato dopo l’estate ad un personaggio nazionale della pittura ritenuto meritevole. Un nome che verrà segnalato da tutti i più importanti addetti ai lavori della Penisola, che poi si intratterrà in città per incontrare i giovani artisti, oltre a presentare il catalogo della mostra allestita nelle sale della stessa galleria nello stesso periodo della sua permanenza. 


«Il premio è nato in collaborazione con il Comune e la Fondazione-Collezione Faraotti e darà la possibilità a un artista del settore di avvicinarsi all’eredità del maestro novecentesco e alla storia della città» spiega Andrea Valentini, presidente dell’associazione Arte contemporanea picena a proposito di un evento che si terrà ogni anno e che prevede 50 professionisti dell’arte contemporanea avere il compito di indicare alla giuria del premio i nomi di artisti pittorici italiani che si siano messi in luce nel corso del 2020 o abbiano una rilevante carriera alle spalle. «Siamo onorati di poter sostenere questo premio» dichiara Roberta Faraotti del Gruppo Fainplast, certa della valenza comune di un progetto che nasce con l’obiettivo di creare un’iniziativa in grado di crescere negli anni e richiamare visitatori in città.

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