Ascoli, prometteva un lavoro sicuro
poi avviava le ragazze alla prostituzione

Ascoli, prometteva un lavoro sicuro poi avviava le ragazze alla prostituzione
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Lunedì 24 Agosto 2015, 20:42 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 17:29
ASCOLI - Il primo settembre G. S., giovane nigeriana di 35 anni, da diversi anni residente ad Ascoli comparirà davanti al giudice di Teramo per rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, fatti aggravati dal numero di persone e per l'uso nei confronti di quest'ultime di comportamenti violenti. La donna sarà assistita dall'avvocato Umberto Gramenzi. Subito dopo aver preso la residenza nella nostra città, G. S., secondo l’accusa, avrebbe iniziato a svolgere l'illecita attività facendo venire dalla Nigeria delle connazionali. Lo specchietto per le allodole era costituito dalla promessa che una volta giunte in Italia la donna avrebbe provveduto a trovar loro un lavoro ben retribuito. Invece, ricorrendo a comportamenti violenti, avrebbe costretto le "vittime" a prostituirsi. Le indagini, condotte dai carabinieri, avrebbero portato a scoprire che la trentacinquenne nigeriana costringeva, tra l'altro, V. O., a prostituirsi lungo la Bonifica in territorio abruzzese. Dopo averle assicurato un appartamento a Castel di Lama, ogni sera l'accompagnava per prostituirsi lungo la provinciale della Bonifica, in territorio di Ancarano. Inoltre l'obbligava a corrispondere almeno 25 mila euro nell'arco di tre anni. Ovviamente il danaro sarebbe dovuto provenire dalla attività di prostituzione esercitata da V. O..

L'avvilente quadro di vita veniva ulteriormente aggravato dal comportamento che la "maitresse" avrebbe tenuto nei confronti della sua "vittima".

Per fare in modo di sottometterla, G. S. il 23 ottobre 2013, al culmine di una accesa discussione, colpiva al capo V. O. rifilandole una bottigliata in testa e mordendole violentemente il dito anulare della mano destra procurandole lesioni di una certa gravità: svettamento parziale del dito e trauma contusivo della regione fronto - zigomatica con ferita lacero contusa. Ora la presunta sfruttatrice sarà processata.
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