Ascoli, maxi rogo alla Italpannelli
L'azienda: "Garantiti i posti di lavoro"

Una immagine drammatica dopo l'incendio che ha distrutto una parte della Italpannelli
Una immagine drammatica dopo l'incendio che ha distrutto una parte della Italpannelli
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Martedì 5 Aprile 2016, 19:56 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 18:42

ASCOLI - Facendo seguito alla richiesta presentata congiuntamente dai sindacati Fiom Cgil e Uilm Uil, da Confindustria Teramo e dalla Direzione aziendale , già nella mattina successiva al disastroso incendio che nella giornata di martedì 29 ha interessato la Italpannelli di Ancarano, il prefetto di Teramo, Walter Crudo ha convocato un tavolo istituzionale volto a verificare lo stato della situazione, la possibile ripresa occupazionale e le prospettive future per l’azienda ed i suoi 180 dipendenti.
 



Oltre ai succitati richiedenti erano presenti il sindaco di Ancarano ed i rappresentanti della regione Abruzzo e della provincia di Teramo. Si è valutato positivamente l’impegno di tutti gli attori istituzionali, sindaco Panichi in testa, che ha portato alla ripresa della attività lavorativa per le tre linee produttive non intaccate dall’incendio.
 


Questa possibilità ha permesso il rientro al lavoro di tutti i dipendenti, chi impegnati in produzione vera e propria, chi nelle operazioni di messa in sicurezza richieste dagli enti preposti alle verifiche. Si attendono con ansia le decisioni della Magistratura che dalle verifiche congiunte che sta portando avanti potrebbe già fra pochissimi giorni portare al dissequestro dell’area interessata ed alla partenza delle procedure i rimozione detriti. Solo a seguito di queste si potranno verificare definitivamente i danni alle linee produttive ed iniziare a stilare un piano di recupero industriale completo.

La proprietà ha garantito il massimo impegno per tornare alla situazione pre-incidente, ribadendo la volontà di totale salvaguardia della manodopera attuale. Nel breve periodo il Contratto di Solidarietà già sottoscritto in azienda offre completa tutela per gli eventuali scarichi di lavoro che dovessero verificarsi. I sindacati hanno chiesto che il tavolo di verifica e monitoraggio prosegua nel temp

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