ASCOLI - L’Asur sarà considerata la responsabile civile nel processo a Leopoldo Wick, l’infermiere della Rsa di Offida accusato di omicidio di otto anziani ospiti della struttura e del tentato omicidio di altri quattro. La chiamata in giudizio dell’Asur rappresenta un punto a favore dei familiari delle vittime: qualora al termine del procedimento penale dovesse essere riconosciuta la colpevolezza dell’infermiere, l’Asur concorrebbe all’eventuale risarcimento.
La richiesta
A chiamare in causa l’Asur, era stato proprio il difensore di alcuni parenti delle vittime, l’avvocato Mauro Gionni che a settembre, evidenziò al gip Annalisa Giusti la necessità di citare in giudizio l’azienda sanitaria prima di affidare gli incarchi ai periti che avrebbero dovuto eseguire l’incidente probatorio.
I consulenti
Ai consulenti, inoltre, il gip ha chiesto anche di analizzare la composizione di una pasticca di colore bianco avvolta in una garza e il contenuto di un flaconcino di soluzione iniettabile rinvenute all’interno di uno zainetto e sequestrate dagli investigatori nel corso di una perquisizione eseguita nei confronti di Leopoldo Wick. I difensori dell’infermiere, gli avvocati Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi, hanno nominato in qualità di consulenti di parte Sabrina Strano Rossi, professore associato di tossicologia forense all’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e il medico legale Leonardo Grimaldi che assisteranno alle operazioni peritali.
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