ASCOLI - Conto alla rovescia: stasera a mezzanotte scatterà l’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro. Nelle aziende ascolane tutti sono alle prese con gli ultimi accorgimenti, tra app di verifica, delegati ai controlli e sistemi automatizzati.
Ogni giorno di mancato servizio, fino all’esibizione del certificato verde, verrà considerato un’assenza ingiustificata: per quella giornata quindi non è prevista alcuna retribuzione. Inoltre per chi si presenterà al lavoro senza Green Pass, aggirando i controlli, è prevista una sanzione amministrativa, come anche per i datori nel caso dovessero omettere le verifiche o non predisponessero le misure organizzative necessarie.
«Ci saranno diversi incaricati per verificare e controllare il possesso del certificato, con Qr code attraverso la app dedicata – afferma Cristiano Fioravanti, responsabile amministrativo Risorse umane di Fainplast -. Il documento sarà necessario per tutti coloro che abbiano finalità lavorative con la nostra azienda, sia fornitori sia ditte appaltatrici». Secondo la normativa i controlli devono essere fatti ogni giorno, all’accesso in ufficio o anche successivamente, a tappeto o a campione in una misura non inferiore al 20% del personale in servizio e assicurando una rotazione costante. «Noi effettueremo quotidianamente i controlli sul 100% dei nostri dipendenti – aggiunge Fioravanti -. Gli accessi frazionati sono già attuati: la modalità di distribuzione contingentata degli ingressi nei nostri reparti era stata già realizzata con le precedenti disposizioni».
Per le verifiche potranno essere utilizzati la app “VerificaC19” oppure i nuovi strumenti che sono contemplati dal Decreto, che consentiranno una verifica quotidiana e automatizzata rilevando solo il possesso del pass e nessun altro dato del dipendente. «Verificheremo il 100% del nostro personale. Ci stiamo strutturando, abbiamo trovato in tutti la massima disponibilità, c’è grande spirito collaborativo – dichiara Angelo Davide Galeati, amministratore delegato del Gruppo Sabelli e presidente della Fondazione Carisap -. Avremo la massima accortezza anche per quanto riguarda il rispetto della privacy».
Almeno in questa prima fase, per andare incontro ai cittadini che hanno avuto difficoltà a scaricare i Green pass ed evitare, al tempo stesso di sguarnire aziende e uffici pubblici, varranno anche i documenti cartacei: così accade anche nel sito piceno della Pfizer, dove un sistema è in grado di riconoscere la validità del Qr code e permettere l’accesso, ma in caso di eventuali problemi di funzionamento saranno presenti addetti alla verifica manuale. L’ascolana Hp Composites si attiene all’adozione delle procedure secondo normativa. «Abbiamo circa 700 dipendenti in cinque stabilimenti, effettueremo controlli a campione nel rispetto delle direttive. Esamineremo i Green pass con la app “VerificaC19” oppure controllando i certificati cartacei», sostiene Abramo Levato, direttore generale dell’azienda leader mondiale nella progettazione e produzione di componenti in materiale rinforzato in fibra di carbonio.
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