Ascoli, grattacielo a rischio cedimenti
Da evacuare cinquantasei famiglie

Ascoli, grattacielo a rischio cedimenti Da evacuare cinquantasei famiglie
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Venerdì 15 Gennaio 2016, 05:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 05:25
ASCOLI - Tutti fuori. Dovrà essere completamente evacuato il grattacielo Erap di Monticelli a rischio per problemi di sicurezza statica.
Tutte e 56 le famiglie che abitano nell’edificio dovranno abbandonare i rispettivi appartamenti, prima possibile, per evitare di correre ulteriori rischi a fronte di una situazione definita critica dai tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi.

Ed ora al rischio si somma anche l’emergenza per il problema alloggi che si verrà a creare, dovendosi individuare altri appartamenti liberi per consentire il trasferimento delle persone che abitano nel grattacielo. Il tutto con un effetto a catena che rallenta le assegnazioni di alloggi popolari disponibili a coloro che ne avrebbero diritto secondo l’apposita graduatoria.

Una situazione delicata, sia dal punto di vista della sicurezza che da quello abitativo e, quindi, sociale. E proprio per l’importanza del problema, anche nell’ultima seduta della giunta comunale ci si è confrontati per capire come poter risolvere la situazione individuando gli alloggi disponibili. Alloggi che inevitabilmente dovrebbero essere sottratti ad alcuni degli aventi diritti nella graduatoria ufficiale. Questo per consentire agli inquilini del grattacielo pericolante di non restare senza una sistemazione.

Mentre si andranno ad individuare, prima possibile, le soluzioni per le 56 famiglie coinvolte, l’Erap (Ente regionale per gli alloggi popolari) dovrà accelerare i tempi per procedere con i lavori di messa in sicurezza, sbloccando il progetto definitivo per l’avvio dell’intervento di consolidamento del grattacielo, eliminando la situazione di pericolo. Una situazione che si era posta, in tutta la sua evidenza, diversi mesi fa a seguito di alcune segnalazioni. Da lì si era proceduto ad effettuare delle analisi dal punto di vista tecnico delle strutture portanti in calcestruzzo del palazzo che avevano evidenziato la criticità della situazione. Confermando la necessità di intervenire prima possibile proprio per evitare possibili conseguenze.

Inizialmente, nella previsione di come strutturare i lavori, si era ipotizzato di evacuare soltanto i piani più alti dell’edificio, quindi facendo allontanare soltanto una parte delle 56 famiglie, ma poi, anche per una questione di responsabilità, nel caso in cui dovessero emergere problemi durante i lavori, si è optato per l’evacuazione totale. Per avviare e completare l’intervento, che si pensa di poter avviare a partire presumibilmente da giugno, sono a disposizione dell’Erap fondi regionali per 2 milioni, considerando che questi soldi potranno essere in parte utilizzati per coprire eventuali integrazioni dei canoni di locazione che gli inquilini trasferiti potrebbero dover pagare con lo spostamento in altri alloggi.
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