Ascoli, lesioni e minacce alla ex fidanzata
Giovane dal giudice per l'interrogatorio

Ascoli, lesioni e minacce alla ex fidanzata Giovane dal giudice per l'interrogatorio
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Venerdì 21 Agosto 2015, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 10:30
ASCOLI - ​Davanti al giudice per le udienze preliminari, Rita De Angelis, si è svolto l'interrogatorio di garanzia di un trentenne ascolano, difeso dall'avvocato Umberto Gramenzi, nei confronti del quale erano stati contestati i reati di stalking, minacce gravi, lesioni personali ed atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, anche lei ascolana di ventotto anni. Il giudice precedentemente aveva emesso per il giovane un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Al termine dell’udienza però, la pena è stata resa meno afflittiva in quanto il giudice gli ha imposto il divieto di avvicinamento alla ragazza Il giovane dovrà tenere una distanza di almeno 500 metri da lei. Una vicenda sentimentale che dopo un paio d'anni in cui la coppia è andata d'accordo, all’improvviso si è trasformata in un incubo. La giovane, a seguito dei continui dissapori che si verificavano in ogni circostanza del mènage, aveva preso la ferma decisione di interrompere il rapporto amoroso. Cosa che però non veniva accettata dall'ex fidanzato che ha iniziato ad importunarla con continui atti persecutori e minacce. A provocare la rottura definitiva fu quando i due si rincontrarono casualmente in un locale.

Il ragazzo si fece prendere la mano ed iniziò a bere alcolici in maniera smodata. Poi, in preda ai fumi dell'alcol, affrontò la sua ex. Ne nacque una discussione accesa che culminò con un'aggressione alla giovane, costretta poi a ricorrere alle cure dei sanitari avendo riportato, a seguito dei colpi subiti, ecchimosi varie. Di fronte ad un'azione tanto violenta inevitabile che scattasse la denuncia.

Oltre all'obbligo di stare lontano dalla sua ex - la distanza stabilita dal giudice sarà di 500 metri - il giudice ha altresì stabilito che all’imputato, appassionato cacciatore, vengano sequestrati i diversi fucili che si trovano custoditi in un locale della propria abitazione.

Provvedimento necessario al fine di salvaguardare l'incolumità della ragazza da una eventuale gesto incolsulto del trentenne.

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