ASCOLI - Quattro tesori si apriranno sabato e domenica, in occasione delle Giornate Fai d’autunno. La città sarà sotto i riflettori: i visitatori potranno ammirare il borgo di Castel Trosino, raccontato dal gruppo Giovani; Palazzo Bazzani, dove sarà esposta la copia settecentesca della più antica tabula militaris romana, la Tabula Peutingeriana; il convento di San Serafino da Montegranaro, il complesso dei Cappuccini fuori le mura civiche, a Porta Solestà.
Nella cattedrale poi in mostra il Polittico di Sant’Emidio di Carlo Crivelli del 1473, oggetto di restauro appena terminato. Prenotazione online consigliata sul sito giornatefai.it, i posti sono limitati, orari 10-13 e 15-18. È suggerito un contributo di 3 euro.
«Siamo reduci da un momento difficilissimo della nostra storia umana: ben vengano le Giornate Fai di autunno per ridare slancio e concedere a noi tutti momenti di serenità» afferma la presidente Fai Marche, Alessandra Stipa. Narratori saranno i volontari del Fai e della delegazione ascolana, oltre a ciceroni d’eccezione come i professori Michele Picciolo e Adriana Cipollini, la restauratrice del polittico, Rossana Allegri, la guida turistica dell’associazione Marche Experience, Lella Palumbi e le guide di Marche V Regio. «Siamo innamorati di Ascoli, metteremo tutto il nostro impegno – sostiene Gino Petronio, coordinatore del gruppo Giovani -. In cantiere abbiamo tanti progetti per valorizzare il nostro territorio».
Le istituzioni locali si schierano al fianco del Fai. «Sarà possibile scoprire straordinarie eccellenze. Veri e propri gioielli che impreziosiscono la città di Ascoli, che come amministrazione comunale abbiamo voluto candidare a Capitale italiana della cultura 2024», spiega il sindaco Marco Fioravanti. Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura, Donatella Ferretti: «Invito tutti ad approfittare del weekend per scoprire o approfondire la conoscenza di borghi, palazzi e opere che racchiudono in sé tradizione, storia, arte e soprattutto cultura della nostra città e del territorio». «Queste giornate rappresentano un nuovo segnale di rilancio e ripartenza - sostiene l’assessore agli eventi, Monia Vallesi -. È fondamentale perché aiuta a renderci consapevoli delle nostre bellezze e del nostro patrimonio. Io sono di Castel Trosino, tengo tantissimo al mio borgo, oggi ancora ferito dal sisma. Il mio cuore è lì».