ASCOLI - Gli ascolani che nei giorni di mercoledì e sabato, frequentano il mercato di piazza della Verdura nel chiostro maggiore di San Francesco, avranno notato che in queste due ultime settimane, sul lato sud adiacente all’omonima chiesa, vicino a Luca, il venditore di uova, c’è un particolare banco alimentare, diverso dagli altri.
A gestirlo, infatti, sono due “strani” personaggi, vestiti di un saio marrone, cinti da un cordone bianco e che si definiscono frati. Molti i prodotti in vendita: formaggio pecorino stagionato e fresco, miele, fagioli, lenticchie, ceci, liquori realizzati mediante infusione come genziana, limoncello, birra artigianale. «Apparteniamo alla comunità Discepoli di Maria di Nazareth - ha esordito fra Renato – e tutto quello che vede esposto, è stato realizzato da noi. Causa la pandemia, la gente si sposta sempre di meno, per cui siamo stati costretti a scendere noi ad Ascoli per vendere le nostre produzioni».
«La comunità di cui facciamo parte, è nata nel 1997, vive nell’eremo di San Francesco, ristrutturato da noi, ed è situato nel cuore della provincia ascolana, nei pressi del comune di Rotella. È composta da 17 frati, con età dai 21 ai 45 anni – prosegue fra Renato – ed è guidata dal superiore padre Roberto Basilico. Essa vive la propria esperienza comunitaria su regole fondamentali, quali la preghiera, la vita fraterna; l’accoglienza, l’evangelizzazione e il lavoro”. Alcuni di questi giovani sono già avanti negli studi per arrivare al sacerdozio, altri stanno facendo un percorso di discernimento. Vivono in un luogo veramente privilegiato, nell’eremo di San Francesco, in località Poggio Canoso, che risale all’anno mille e conserva il passaggio di San Francesco d’Assisi nel 1215.
«La Comunità – interviene fra Luigi – ha al suo interno una cooperativa agricola che possiede più di duecento animali fra i quali otto vacche della razza pezzata rossa e circa duecento capre.