Ascoli, missione a Roma
​per riaprire le strade

Ascoli, missione a Roma ​per riaprire le strade
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Giovedì 9 Aprile 2015, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 10 Aprile, 09:15
ASCOLI - ​Il viaggio della speranza. Così si può definire la missione di ieri a Roma del presidente della Provincia, Paolo D'Erasmo, che accompagnato dal parlamentare del Pd, Luciano Agostini, si è recato presso il Dipartimento nazionale della Protezione civile per chiedere risorse necessarie a riaprire le strade provinciali e comunali chiuse per le frane. I due si sono incontrati con Francesco Campopiano, responsabile rischi idrogeologici della Protezione civile, il quale ha comunicato che la Protezione civile ha già aperto l'istruttoria per i danni causati dal maltempo del 4 marzo e dalle mareggiate di febbraio nel Piceno. Una istruttoria che dovrebbe essere chiusa nel giro di trenta giorni, ma il presidente di palazzo S. Filippo ha avuto la netta sensazione che, forse, le cose possono mettersi per il verso giusto.

“Quello che abbiamo saputo - ha commentato Paolo D'Erasmo - è che la Protezione civile è ben consapevole degli enormi danni causati dal maltempo nella nostra provincia.

Per questo motivo stanno accelerando l'istruttoria che dovrebbe essere chiusa entro aprile o al più tardi entro la prima settimana di maggio, poi, le conclusioni saranno trasmesse alla Presidenza del consiglio, che avrà tre mesi di tempo per prendere le decisioni.

Ma se la relazione della Protezione civile dovesse essere positiva, come abbiamo percepito durante l'incontro, per noi è sufficiente perché possiamo mettere in atto le azioni per riaprire le strade e mettere in sicurezza le frane. E' bene precisare che dopo le decisioni del governo sarà la Regione a stabilire le priorità".

Ma Agostini e D'Erasmo non si sono fermati alla Protezione civile, perché i due hanno fatto una capatina anche all'Unità di missione, la struttura governativa che gestisce i fondi europei per i dissesti idrogeologici. "Anche in questa sede - ha spiegato Paolo D'Erasmo - è la Regione che deve stabilire le priorità. Per quanto ci riguarda, come Provincia e Comuni colpiti dal maltempo interverremo in tempi rapidi presso la Regione perché acceleri l'iter sia presso la Protezione civile che presso l'Unità di missione". Insomma, sempre la Regione di mezzo e proprio da Ancona le notizie che arrivano non sono confortanti.

Nella seduta del consiglio regionale di ieri, infatti, sono state approvate le variazioni di bilancio che prevedono un contributo straordinario di 2,9 milioni di euro per la manutenzione delle strade da ripartire tra le cinque province marchigiane. Praticamente nulla. Tanto che appena saputa la notizia, Paolo D'Erasmo è sbottato. "Questo è il livello di interesse - ha detto il presidente di palazzo S. Filippo - che la Regione ha nei nostri confronti. Questo significa che senza l'arrivo di risorse certe in tempi rapidi, le strade provinciali rimarranno chiuse".

Anche perché i 2,9 milioni di euro, ripartiti per le cinque province delle Marche, si riducono per quanto riguarda Ascoli a circa 400.000 euro. Praticamente nulla. "Questa della Regione - ha proseguito Paolo D'Erasmo - è una risposta sconfortante, perché i cinque presidenti delle Province avevano chiesto per la manutenzione delle strade 12 milioni per sei mesi. E' evidente che con questa cifra stanziata ieri non possiamo programmare nessun intervento". Ma a sentire il consigliere regionale dell'Udc, Valeriano Camela "la Regione ha fatto il possibile anche perché la coperta è corta. Ci sono, poi, altre vie, quelle nazionali per intenderci, dove attingere i finanziamenti".

Insomma, qualche speranza dalla Protezione civile, ma il buio più assoluto dalla Regione.

E questo mentre le strade del Piceno sono destinate a rimanere ancora chiuse, non si sa per quanto, e il territorio della nostra provincia continua a franare.
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