Frane, 24 milioni ​di danni nel Piceno
Provincia e Comuni cercano i fondi

Frane, 24 milioni ​di danni nel Piceno Provincia e Comuni cercano i fondi
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Mercoledì 8 Aprile 2015, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 19:38
ASCOLI - Ammontano complessivamente a 24 milioni di euro i danni provocati dal maltempo che un mese fa si è abbattuto nella nostra provincia. Danni che la pioggia di questi gironi hanno ulteriormente aggravato. La conferma arriva direttamente dal presidente della provincia, Paolo D'Erasmo, che proprio in questi giorni sta facendo la spola tra Roma e Ancona per cercare di trovare le risorse necessarie per rimettere a posto strade, frane e smottamenti, che stanno interessando il territorio. "Si tratta di danni ingenti - spiega il presidente di palazzo S. Filippo - che sono stati stimati in 24 milioni di euro, dei quali, 12 milioni quelli necessari a ripristinare la situazione sulle strade provinciali, mentre altri 12 milioni è la cifra dichiarata dai Comuni per cercare di far tornare alla normalità i loro territori. Si tratta di interventi che vanno attuati in tempi rapidi prima che la situazione possa degenerare ulteriormente come è stato dimostrato dalle piogge che si sono rovesciate sul nostro territorio durante le festività pasquali. Insomma, senza interventi rapidi siamo costretti ad alzare le braccia in segno di resa". La priorità fondamentale riguarda le strade, alcune delle quali sono ancora impercorribili perché distrutte dalle frane che si sono abbattute in questi giorni. Ma è la situazione complessiva a preoccupare Paolo D'Erasmo, secondo il quale "l'emergenza non riguarda solo la viabilità, perché in queste ore stiamo monitorando alcune abitazioni, si tratta di una decina, interessate dai movimenti franosi. Se non arriveranno presto le risorse per bloccare gli smottamenti di terreno, c'è il fondato rischio di dover evacuare queste famiglie. Del resto, rispetto alla situazione determinata dalle nevicate del 4 marzo, si evidenzia uno stato di aggravamento che interessa tutto il territorio provinciale. Un vero e proprio grido di allarme, quello del presidente di palazzo S. Filippo, il quale tiene a precisare che "non si tratta di allarmismo o vittimismo. E' solo il riscontro di una situazione oggettiva che è sotto gli occhi di tutti è che sarebbe imperdonabile una sua sottovalutazione da parte di Regione e Protezione civile". E proprio per far capire che la situazione è grave, Paolo D'Erasmo conferma che se "Regione e Protezione civile non si sbrigano, le strade colpite dai movimenti franosi rimarranno chiuse. Non c'è altra alternativa. Oggi in consiglio regionale si discutono le variazioni di bilancio e la nostra speranza è che in questo documento ci siano risorse per il Piceno. Questo, perché la Regione deve svolgere il suo ruolo fino all'ultima ora del suo mandato. Non ci sono solo le strade da riaprire, ma anche assicurare che le abitazioni in pericolo vengano messe in sicurezza scongiurando l'evacuazione delle famiglie".
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