ASCOLI -Subito una prima mappa completa e dettagliata del commercio ascolano, con divisione per tipologie e per zone, poi lo studio e l’attivazione di possibili agevolazioni fiscali per incentivare l’apertura di attività in settori attualmente carenti in centro storico e, nel frattempo, la stima del costo di Palazzo Saladini per procedere con l’acquisto e insediarvi anche la cabina di regia del nuovo centro commerciale naturale.
Queste le pedine che l’Arengo – secondo la strategia messa a punto dal sindaco Marco Fioravanti insieme all’assessore al commercio Nico Stallone - intende muovere, dopo una prima fase di interventi già attivati, sulla scacchiera commerciale del capoluogo piceno. Una scacchiera su cui attualmente, per il centro storico, appaiono decisamente predominanti le pedine del settore food (pubblici esercizi e ristorazione) rispetto a tutte le altre tipologie. L’esigenza, quindi, è ora quella di provare a riequilibrare e potenziare la proposta commerciale in centro. Facendo viaggiare parallelamente anche il progetto, finanziato per 90 milioni, per il ripopolamento attraverso l’housing sociale.
«A nostro avviso – sottolinea Costantino Brandozzi, funzionario della Confcommercio ascolana – per potenziare l’offerta commerciale cittadina sono fondamentali azioni e progetti che diano una prospettiva alla città, come ad esempio quelli avviati dal Comune per la candidatura di Ascoli a capitale italiana della cultura, per il potenziamento delle infrastrutture, per il coinvolgimento anche dell’hinterland. Queste sono iniziative che a medio e lungo termine vengono recepite come condizioni favorevoli dal mercato e possono convincere potenziali investitori».
Ulteriore pedina è quella che il sindaco Fioravanti intende muovere sulla scacchiera attivando prima possibile la cabina di regia del centro commerciale naturale del centro storico da insediare a Palazzo Saladini Pilastri. In tale direzione, l’Arengo ha appena richiesto all’Agenzia delle entrate la stima dell’immobile per poi procedere, grazie al finanziamento ottenuto col bando Pinqua, con l’acquisto. Nel palazzo andranno anche un albergo solidale, un polo sanitario e spazi per l’housing sociale.
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