Settore del food in affanno, mancano 2.480 lavoratori. Il Piceno può offire occupazione a 7.540 persone

Il settore del food è alla ricerca di personale
Il settore del food è alla ricerca di personale
di Luca Marcolini
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Sabato 22 Aprile 2023, 01:50 - Ultimo aggiornamento: 13:04

ASCOLI - Sono potenzialmente 7.540 le persone che potrebbero trovare una sistemazione lavorativa, nel trimestre aprile-giugno 2023, nel Piceno. Un dato importante che, sulla carta, conferma la necessità di personale delle imprese della provincia di Ascoli.

Uno di quei dati che poi devono trovare riscontro effettivo tra quella che su un territorio come quello ascolano tra la domanda e l’offerta. La necessità e la reale disponibilità di certe figure. A fotografare lo scenario di un’economia locale che nonostante tutto è vitale e fiduciosa nel futuro è lo studio aggiornato di Unioncamere (attraverso il sistema informativo Excelsior-Anpal) che evidenzia anche, nel dettaglio, quali siano le figure più ricercate. Ed in questo senso affiora in tutta la sua consistenza la situazione di emergenza, con grande disponibilità di posti, per le attività di ristorazione: servono ben 2.480 persone. Un vero e proprio esercito, necessario a garantire la stabilità e la crescita del settore. Poi ci sono 640 richieste per operatori nel settore delle pulizie, 620 addetti alla vendita, ma anche quelle di personale qualificato come i tecnici della salute (60 operatori) e i tecnici per i rapporti con i mercati (altre 60 persone) e così via, scorrendo un lungo elenco che attraversa un po’ tutti i settori. 

Si va dalle figure qualificate e dirigenziali a quelle più generiche e di carattere prettamente operativo. Fatto sta che la richiesta di personale c’è, eccome, anche nel Piceno. E lo confermano i dati del sistema Excelsior di Unioncamere elaborati proprio in relazione al trimestre aprile-giugno. Dati che evidenziano, sicuramente, anche per l’arrivo della stagione turistica, una necessità di personale tutt’altro che trascurabile che va a sintetizzarsi in un numero eloquente: da ora a giugno servirebbero ben 7.540 nuovi lavoratori a livello provinciale. In tal senso, la fascia con il maggior numero di figure richieste è proprio quella che viene catalogata come “impiegati, professioni commerciali e servizi”. Ed è qui che affiora l’importante domanda di esercenti e addetti alle attività di ristorazione con un numero di addetti richiesti da record: ben 2.480 persone che servirebbero per il settore del food. Poi altri numeri importanti, a configurare la domanda di lavoratori, tra cui 620 addetti alle vendite, 360 professionalità qualificate nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia, 230 addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela, 120 addetti alla segreteria e agli affari generali, 90 professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, 90 operatori della cura estetica, 60 addetti alla gestione economica, contabile e finanziaria, 50 addetti alla gestione amministrativa della logistica, 50 professioni qualificate nei servizi personali. 

Molte altre, sono le necessità di lavoratori in altre fasce. Per quanto riguarda quella relativa a “dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici”, servirebbero 60 tecnici della salute, 60 tecnici dei rapporti con i mercati e 50 lavoratori tra insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori e atleti. Per la tipologia “operai specializzati e conduttori di impianti e macchine” servirebbero 290 conduttori di veicoli a motore e a trazione animale; 140 meccanici artigiani, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili; 120 operai specializzati, addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili; 110 operatori su impianti di raffinazione gas e prodotti petroliferi per chimica e derivati; 80 operai specializzati del tessile e abbigliamento; 60 fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica; 60 conduttori macchine movimento terra, sollevamento e maneggio materiali; 60 operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni.

Inoltre, per la tipologia “professioni non qualificate”, le imprese picene cercanto 640 addetti nei servizi di pulizia; 220 addetti allo spostamento e alla consegna di merci, 140 addetti a servizi di custodia edifici, attrezzature e beni; 100 addetti nei servizi ricreativi e culturali; 70 persone nel settore della manifattura, 70 persone nel settore agricoltura e nella manutenzione del verde. 

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