Palazzo Saladini Pilastri, Fondazione Carisap disposta a comprarlo ma con un progetto

Il complesso
Il complesso
di di Mario Paci
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Lunedì 7 Dicembre 2020, 07:55

 ASCOLI - Sei milioni di euro per la vendita e circa 14 per il restauro. L’operazione di recupero di Palazzo Saladini-Pilastri comporta un impegno di spesa di quasi venti milioni di euro. Chi può per mettersi un sacrificio finanziario di siffatte proporzioni in questo momento pur di non smembrare il complesso ottocento in appartamenti come temono le associazioni culturali? Le casse degli enti pubblici, infatti, da anni sono prosciugate e allora a chi bussare alla porta? 

 
Il quesito è presto risolto: alla Fondazione Carisap, l’unica istituzione locale che è in grado di portare a termine un’operazione immobiliare così complessa e importante. D’altronde fu proprio la Fondazione Carisap alla fine degli anni Novanta a restaurare e riaprire meritoriamente il caffè liberty Meletti e oggi che il progetto Anima è svanito perchè non provarci con palazzo Saladini Pilastri? La richiesta non è astrusa se è vero che è stato argomento di discussione nel consiglio di amministrazione della Fondazione Carisap.
«In linea di massima non siamo contrari a ragionare sul recupero di palazzo Saladini Pilastri ma dovrà essere un progetto sostenibile economicamente» afferma il presidente Angelo Galeati. In soldoni, la Fondazione Carisap potrebbe essere interessata all’operazione immobiliare ma per farci cosa? Perchè se l’investimento può teoricamente essere sostenuto, la gestione annuale potrebbe costare circa 200mila euro l’anno. Troppo. E qui dovrebbero entrare in scena gli stakeholder locali: Università, istituzioni, imprenditori illuminati. A palazzo Saladini Pilastri un centro di ricerca, un museo, l’università o cosa? È una sfida che chiama in causa le migliori intelligenze e che si spera possa essere raccolta mentre contestualmente passano i treni (Recovery Fund, decreto Agosto) sui quali le Cento Torri non riescono mai a salirci sopra. Lo staff della Fondazione Carisap è all’altezza ed è pronto ad affrontare la sfida ma va sostenuto a partire da Palazzo Arengo. Palazzo Saladini Pilastri è un complesso in stile neoclassico disegnato dall’architetto Luigi Poletti, sorto nel 1848 dalle ceneri di un monastero del XIV secolo. Un capolavoro della grandezza complessiva di novemila metri quadrati, di cui solo 4mila esterni, dotato di un giardino comprendente un suggestivo chiostro, due raffinati leoni in terracotta, antichi lavatoi dell’ex convento, un maestoso gazebo a ridosso del Tronto, un imponente colonnato, preziose statue ispirate alle 4 stagioni e un delizioso chalet estivo. 
Altrettanto di valore inestimabile è la parte interna, compresa la chiesa consacrata di Sant’Egidio, dotata di un antico organo e di bellissimi affreschi sacri. Dipinti conservati anche all’interno del palazzo, che appare come uno scrigno di capolavori, firmati da artisti quali il pittore Lodovico Trasi, lo scultore Lazzaro Giosafatti, i ceramisti Emidio e Giorgio Paci. 
 

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