ASCOLI - La rinascita dell’ex Sime, storico complesso commerciale a ridosso del centro storico rimasto abbandonato per circa 30 anni, ora è davvero a due passi dalla concretezza. La sfida dell’imprenditore ascolano Piero Palatroni – che ha acquistato con una sua società tutta l’area – è realtà e si traduce già da lunedì prossimo nei primi segnali concreti con la pulizia esterna di tutta la zona, inclusa la sistemazione del verde, per consentire poi di procedere con il progetto esecutivo per la sistemazione della facciata dell’immobile e di tutta la parte esterna.
E per arrivare poi, tra giugno e settembre prossimi, all’avvio del cantiere.
«A fine 2023 – spiega Piero Palatroni – vogliamo concludere questo intervento che è molto importante anche per le funzioni che l’ex Sime potrà avere per la città. Ora eseguiremo questa pulizia esterna che ci consentirà poi di definire il progetto esecutivo per il recupero della facciata dell’immobile e di tutte le pareti esterne, con l’obiettivo di avviare il cantiere tra giugno e settembre prossimi. Dopodiché si lavorerà per un anno intero». «La nostra idea – aggiunge l’imprenditore ascolano – è quella di rivitalizzare questo complesso a lungo abbandonato sia con insediamenti residenziali e ricettivi oltreché di servizi, ma ripartendo anche dalla parte commerciale ispirata dalle attività del vecchio mulino, quindi puntando molto sul food di qualità, ma a prezzi accessibili, con produzioni artigianali locali che sono eccellenti ma magari meno conosciute. Dal punto di vista dei lavori, noi ristruttureremo tutto il complesso per la parte esterna, comprensiva di ascensore di collegamento con corso Mazzini, le aree verdi e quelle destinate al Comune, per la collettività, oltre a tutte le parti comuni e di servizio. Poi invece ci saranno co-investitori, ovvero le attività che si insedieranno, che dovranno sistemare le parti di loro pertinenza».
«L’attuale blocco interno, su due piani – entra nel dettaglio Piero Palatroni – sarà suddiviso complessivamente in 60 unità immobiliari, da utilizzare secondo varie destinazioni. Abbiamo già ricevuto molte richieste e abbiamo raggiunto già diversi accordi. Oltre a quelle residenziali, ricettive e direzionali, ci sarà una grande parte commerciale, ma con scelte particolari, anche di nicchia. Con le superfici più grandi delle attività che arriveranno anche a mille metri quadrati. Ad esempio, 2.700 metri quadrati saranno riservati al food privilegiando, come detto, prodotti locali selezionati, di qualità, dalla pasta al miele, alle marmellate e così via. In tal senso stiamo facendo un’approfondita ricerca. Ci sarà anche un’enoteca molto grande con ampia scelta tra i vini di qualità locali, con possibilità di acquisto e consumazione sul posto. In ogni caso non sarà un centro commerciale, con negozi tradizionali, e le attività che si insedieranno andranno ad integrare quelle presenti in centro storico senza creare concorrenza».
«Sarà realizzata – conclude l’imprenditore - anche una sala di 500 metri quadrati che sarà a disposizione dei giovani, per organizzare feste ed eventi in sicurezza ed evitando quindi anche problemi in centro storico. Inoltre, ci sarà anche una palestra. Invece 1.500 metri quadrati saranno a disposizione del Comune, col quale sigleremo una specifica convenzione, con spazi sia per servizi che, ad esempio, per accogliere iniziative, convegni e quant’altro».