Ascoli, un centro di ricerca culturale
nella sede dell'ex distretto militare

L'ex distretto militare di Ascoli
L'ex distretto militare di Ascoli
di IL PIANO
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Sabato 27 Febbraio 2016, 15:50 - Ultimo aggiornamento: 15:52
ASCOLI - L'ex distretto militare di Ascoli ospiterà, oltre agli uffici comunali decentrati, anche un Centro di ricerca per la cultura. E' questa la linea che l'Arengo intende seguire, d’intesa con il Demanio, per poter riuscire ad ottenere l'ala dell’ex struttura militare di proprietà dello Stato, andando così a recuperare l'intero complesso, con la parte comunale già disponibile, incluso un potenziale parcheggio al servizio degli uffici ma anche del centro storico. A tal proposito, proprio nell’ottica di andare a definire il progetto per questo Centro di ricerca culturale, la giunta comunale ha deliberato la costituzione di un apposito tavolo tecnico per la "realizzazione del programma di valorizzazione della porzione dell'ex distretto militare denominata ex Caserma delle Vergini, di proprietà dello Stato, da acquisire con il federalismo demaniale".

L'Amministrazione, a tal proposito, ha individuato alcuni esperti esterni che affiancheranno lo staff tecnico interno proprio per la realizzazione di questo polo della ricerca culturale. Si tratta dell’archeologo Filippo Demma della Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche, il professore associato Enrico Giorgi di Metodologie della ricerca archeologica dell'Università di Bologna, il professor Marco Giovagnoli dell'Università di Camerino (Scuola di Scienze e Tecnologia) e la professoressa Enrica Petrucci dell'Università di Camerino (Scuola di Architettura e Design).

Ora sarà questa squadra, come detto insieme allo staff comunale, che dovrà definire il progetto di questo Centro di ricerca a caratterizzazione culturale. Questo perché proprio l'indirizzo culturale consentirà all’Arengo di trasferire all'ex distretto tutti gli uffici tecnici attualmente collocati a palazzo Colucci per poter restituire, nel più breve tempo possibile, quest'ultimo. di proprietà dello Stato, all'Agenzia del demanio con successivo subentro nello stesso immobile della Guardia di Finanza. Ma l'obiettivo è quello di trasferire anche gli uffici di via Giusti e, per far ciò, occorre acquisire anche l'ala demaniale.
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