Ascoli, ex assessore aggredito:
è Alessio Rosa l'indagato per lesioni

Ascoli, ex assessore aggredito: è Alessio Rosa l'indagato per lesioni
di Mario Paci
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Venerdì 2 Agosto 2019, 07:49

ASCOLI - Il nuovo sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Ascoli, Sara Maria Cuccorello, responsabilmente, non perde tempo nella delicata inchiesta che riguarda la presunta aggressione avvenuta il 22 maggio sera in piazza Viola ai danni dell’ex assessore comunale Claudio Sesto Travanti, candidato alle elezioni amministrative con la lista Movimento Ascolano. E dopo avere aperto il fascicolo conoscitivo, di cui abbiamo dato anticipazione nell’edizione di ieri, ha ipotizzato per ora nei confronti di Alessio Rosa, attuale capogruppo in consiglio comunale per la lista civica Scelta Responsabile, il reato di lesioni personali.
Nel frattempo Claudio Travanti che nella caduta ha riportato la frattura della rotula del ginocchio e da allora è in malattia, è stato convocato su ordine della magistratura ascolana per una visita medica per constatare le condizioni di salute. 
 
Fondamentale nell’esito delle indagini sono gli elementi raccolti dai carabinieri che hanno sentito l’ex assessore comunale ma soprattutto i filmati delle telecamere di sorveglianza. Secondo indiscrezioni le telecamere avrebbero ripreso una persona che si avvicina a Claudio Travanti (il quale da poco aveva parcheggiato il suo furgone in piazza Viola) e senza alcuna accesa discussione gli sferra un calcio al ginocchio mandandolo al tappeto per poi scappare. Secondo Claudio Sesto Travanti che lo ha denunciato, si tratterebbe proprio di Alessio Rosa, mentre quest’ultimo, fin dal primo momento, ha sempre sostenuto di essere estraneo all’aggressione e di non essere lui ad avere sferrato il calcio.
Nelle immagini si notato nelle vicinanze anche quattro persone (tre uomini e una donna) che potrebbero avere assistito, seppure da lontano, alla scena, le cui testimonianze potrebbero essere fondamentali per l’esito delle indagini. Per Travanti alla ricerca del colpevole e soprattutto per Rosa la cui iscrizione nel registro degli indagati getta un’ombra che deve essere assolutamente rimossa per la sua dignità e per il ruolo istituzionale e politico che ricopre.

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