Cassonetti intelligenti per una Tari più leggera. Ecco come cambia la differenziata nel Piceno con i 14 milioni del ministero

Cassonetti intelligenti per una Tari più leggera. Ecco come cambia la differenziata nel Piceno con i 14 milioni del ministero
Cassonetti intelligenti per una Tari più leggera. Ecco come cambia la differenziata nel Piceno con i 14 milioni del ministero
di Luca Marcolini
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Venerdì 14 Aprile 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 15:06
ASCOLI - Intascato il benestare del governo, accompagnato da una dotazione di circa 14 milioni di euro, ora il Piceno si incammina verso un futuro con la raccolta differenziata “intelligente”, su tutto il territorio, attraverso i 15 progetti presentati a livello ministeriale, sulla base di specifici avvisi, che prevedono tutta una serie di interventi tra isole ecologiche e cassonetti in grado di rilevare chi conferisce, oltre a mastelli con lettura di codificazione degli utenti per premiare poi con riduzioni della Tari coloro che differenziano di più. Oltre a nuovi centri di raccolta, distribuzione automatica del materiale e altro ancora.  

La fase operativa
 

Dopo l’annuncio, ad inizio aprile, del presidente della Provincia e dell’Ata rifiuti di Ascoli, Sergio Loggi, adesso si entra nella fase più operativa per andare a sbloccare gli interventi finanziati dal Ministero dell’ambiente con una dotazione di 14 milioni di euro dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (rispetto a una richiesta iniziale di 18 milioni circa) per andare a stravolgere il sistema e la rete per la gestione della raccolta differenziata dei rifiuti in tutti i Comuni che aderiscono all’Ambito dell’Ato 5, incluso ovviamente il capoluogo piceno. L’obiettivo, a questo punto, è avviare le procedure per definire nel dettaglio tutte le progettazioni esecutive per poi arrivare alla fase di realizzazione degli interventi. In tal senso, si tratta di porre in essere quella che, a medio-lungo termine, dovrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione del sistema attuale tra cittadini e gestione dei rifiuti. 

Il premio? La bolletta che costa meno
 

La direzione su cui ora l’Ata rifiuti e, quindi, la Provincia, oltre all’Arengo che fa da punto di riferimento per la realizzazione di alcuni dei progetti sul territorio, e alla condivisione di tutti gli altri Comuni, è quella di andare verso una raccolta differenziata che premi, con riduzioni sulla bolletta della Tari, i cittadini più virtuosi.

Quelli che differenzieranno di più. E tutto ciò sarà possibile andando ad attivare i progetti previsti in tal senso. Ad esempio, si andranno ad acquistare software e applicazioni per poter gestire la tariffa puntuale per calcolare la Tari sulla base dei conferimenti di rifiuti di ciascun utente. E per fare questo si intende andare ad acquistare e consegnare ai cittadini mastelli con sistema integrato di lettura per la codificazione dell’utente da distribuire alle utenze domestiche e non domestiche. In questo modo, ogni utente sarà identificabile dal proprio mastello di riferimento. Inoltre, è previsto l’utilizzo di cassonetti condominiali con calotte per la misurazione dei rifiuti indifferenziati con apertura che permetta l’identificazione del conferitore. Inoltre, è stato previsto anche l’utilizzo di cassonetti stradali intelligenti per la raccolta di rifiuti umidi-organici nei condomini sempre con identificazione dell’utente. Tutti strumenti che consentiranno di tracciare i rifiuti prodotti e conferiti da ciascuna famiglia. Ma, tra i progetti, c’è anche una pianificazione per individuare i punti di dislocazione di isole intelligenti informatizzate in prossimità delle utenze cittadine e isole o cassonetti stradali nei comuni montani e in quelli turistici, con software di geolocalizzazione per la raccolta dei dati attraverso una specifica piattaforma. 

La strategia Ata
 

La strategia dell’Ata rifiuti ascolano prevede anche la possibile attivazione di sistemi automatici di distribuzione dei sacchetti alle utenze e il potenziamento dei centri di raccolta. Ma c’è anche spazio per esperimenti di compost domestico. Ora si tratta di rimboccarsi le maniche e passare dalle carte progettuali alla concretezza. 

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