Ascoli, nulla osta del Demanio
per 5 immobili chiesti dall'Arengo

Ascoli, nulla osta del Demanio per 5 immobili chiesti dall'Arengo
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Sabato 3 Ottobre 2015, 20:05 - Ultimo aggiornamento: 4 Ottobre, 08:39
ASCOLI - ​Sono cinque i beni demaniali che dovrebbero passare dallo Stato all’Arengo, ma tutti e cinque sono in attesa di una indispensabile delibera consiliare che sblocchi il loro trasferimento.

Per altri dodici beni richiesti dal Comune ascolano, invece, c’è stato il parere negativo del Demanio che ha stoppato ogni possibile cessione. Tra questi, il palazzo Colucci e l’annesso giardino che, invece, sono destinati ad ospitare la nuova sede della Guardia di finanza.

Questa la fotografia scattata dall’Agenzia del demanio, in questi giorni, con aggiornamenti a fine settembre, nel quadro nazionale della sdemanializzazione, ovvero il processo di trasferimento di immobili o aree demaniali ai Comuni richiedenti, laddove possibile.



I pareri positivi per un’acquisizione da parte dell’Arengo, come detto, sono arrivati riguardo il fabbricato interno al Villaggio del fanciullo, a Campolungo, per l’area della rotatoria davanti alla caserma Clementi, il camminamento di via delle Terme che collega piazza Matteotti con la zona del forte Malatesta, l’ex stazione di bachicoltura e gelsicoltura in viale Benedetto Croce e la strada sul lato est della caserma Clementi. Beni che, di fatto, non rappresentano delle priorità per l’amministrazione comunale ma che, comunque, dopo la richiesta inoltrata nel 2013 e il parere positivo ottenuto lo scorso anno, non sono stati ancora sbloccati per la mancanza della necessaria delibera consiliare che formalizzi l’acquisizione. In due casi, ovvero la strada ad est della caserma e l’istituto di bachicoltura, si è riusciti ad ottenere il parere positivo a seguito di un’istanza di riesame.

Bocciatura, attraverso pareri negativi, invece, è arrivata per ben dodici beni richiesti dall’Arengo, tra cui il palazzo Colucci e il giardino annesso.



Nello specifico, il no del Demanio è stato formalizzato per una porzione del fabbricato dell’ex caserma Mazzini, per palazzo Colucci e per il relativo giardino (strutture attualmente utilizzate per gli uffici comunali decentrati e l’annesso parcheggio dei dipendenti), per la postazione sul monte Ascensione (dove si trovano impianti di trasmissione e antenne), il casotto del forte Malatesta, il fabbricato adiacente a palazzo Colucci (che nel frattempo è già stato oggetto di restauro da parte del Demanio), un fabbricato in rua dei Tintori con relativo giardino, l’ex discarica lungo il fiume Tronto, la sede dell’ex Consorzio bonifica Tronto, la casa cantoniera e l’area di fronte alla stessa.





Molto meglio, da questo punto di vista, è andata a San Benedetto che ha ottenuto un parere positivo su 21 dei beni richiesti, pur avendo al momento sbloccato con delibera consiliare solo tre trasferimenti. Va detto, però, che l’Arengo sta trattando per avere la porzione demaniale dell’ex distretto.
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