Ascoli, manca la delibera
Tutte le multe a rischio

Ascoli, manca la delibera Tutte le multe a rischio
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Giovedì 16 Aprile 2015, 19:23 - Ultimo aggiornamento: 18 Aprile, 05:36
ASCOLI - ​Le strisce bianche non ci sono, ma nemmeno la delibera che dovrebbe giustificarne l'assenza. E adesso prende corpo l'ipotesi secondo cui lo scenario della sosta ad Ascoli sia davvero in contrasto, a fronte di tanti posti blu, con la legge. Il caso dell'obbligo di parcheggi gratuiti da riservare nelle vicinanze delle strisce blu, previsto dal codice della strada, non trova, infatti, un adeguato riscontro negli atti che l'Arengo, nel corso di tutti questi anni, avrebbe dovuto produrre per cautelarsi e legittimare la presenza dei parcheggi a pagamento senza stalli gratuiti vicini. La conferma arriva, di fatto, proprio da coloro che avrebbero dovuto, semmai, deliberare in tal senso, ovvero i precedenti sindaci Roberto Allevi e Piero Celani. Chiamati in causa sul fatto di aver o meno deliberato l'istituzione di quell'area di rilevanza urbanistica prevista richiesta proprio dal codice della strada, entrambi rispondono di non aver mai proceduto con una delibera di giunta in tal senso. "Io non ho deliberato" risponde Allevi. "No, nemmeno io" commenta Celani. Ed allora, non risultando tale delibera proprio nei periodi di approvazione delle convenzioni per la sosta, le strisce blu ascolane non sarebbero in regola. Non risultando, di fatto, neppure negli anni seguenti, quindi con Castelli, una delibera di tale tipologia. Per la precisione, come già anticipato, il riferimento è all'articolo del codice della strada che precisa come "l'obbligo del Comune di riservare un'adeguata area destinata a parcheggio, rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta, non sussiste per le zone definite area pedonale e zona a traffico limitato, nonché per quelle definite "A" dall'articolo 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico". Quindi, senza un espresso atto della giunta che individui queste aree di particolare rilevanza urbanistica, dovrebbero essere individuate obbligatoriamente delle aree di parcheggio libere nelle vicinanze di quelle a pagamento. E nel caso in cui queste strisce bianche non ci siano, potrebbero risultare nulle, secondo la sentenza della Cassazione civile del 9 gennaio 2007, tutte le multe comminate per il mancato pagamento del parcheggio nelle zone in questione. E' il caso di un cittadino sardo, di Quartu Sant'Elena, che si è visto annullare tutte le sanzioni per non aver pagato il parcheggio ed essere stato multato. In questo caso, il Comune non aveva mai definito l'area in questione di rilevanza urbanistica né aveva prodotto documentazione da cui risultasse che strade di cui si trattava rientrassero in agglomerati urbani di particolare valore storico o di particolare pregio ambientale. Ed in questo senso sarebbero facilmente immaginabili gli effetti di una tale situazione traslata anche ad Ascoli. Certo è che ad oggi, stando alle dichiarazioni-ammissioni degli ex sindaci, la città delle strisce blu non sarebbe in regola. Intanto, già nella giornata di ieri, le ditte incaricate dalla Saba per risistemare la questione delle strisce blu si sono messe subito al lavoro dopo l'ultima disposizione del sindaco Castelli. Si è iniziato, infatti, a risistemare la segnaletica ed a rimuovere gli stalli a pagamento in curva o non a norma rispetto al codice della strada, ad esempio nella zona di via della Rimembranza.
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