Ad Ascoli gazebo, tavolini e sedie all'aperto gratis e suolo pubblico raddoppiato fino al 30 giugno 2024

Ad Ascoli gazebo, tavolini e sedie all'aperto gratis e suolo pubblico raddoppiato fino al 30 giugno 2024
Ad Ascoli gazebo, tavolini e sedie all'aperto gratis e suolo pubblico raddoppiato fino al 30 giugno 2024
di Luca Marcolini
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Sabato 3 Giugno 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 11:07

ASCOLI - Suolo pubblico raddoppiato e gratuito, per le attività commerciali e artigianali di tutta la città, fino al 30 giugno 2024. È andata oltre le aspettative, visto che inizialmente si era ipotizzata una proroga fino alla fine del 2023, la delibera di giunta appena approvata all’Arengo su indirizzo del sindaco Fioravanti e presentata dall’assessore al commercio Stallone in condivisione con il vice sindaco Silvestri (con delega all’arredo urbano). Un altro anno di utilizzo gratis delle aree pubbliche cittadine e anche doppie (su richiesta) rispetto al massimo consentito dal regolamento prima della deroga straordinaria post Covid. 

La deroga


E a beneficiarne, come avvenuto finora, saranno tutti i pubblici esercizi (ovvero bar, ristoranti e altri locali), ma potranno richiedere gli spazi esterni anche negozi di ogni tipologia e attività artigianali.

Ora, a certificare questo ulteriore aiuto dell’Arengo nei confronti delle attività produttive della città, c’è il nuovo atto appena varato. L’Arengo, dunque, ha scelto di proseguire sulla strada già intrapresa subito dopo la fase emergenziale della pandemia, con primo atto di deroga risalente al 15 maggio 2020. 


Le motivazioni


Una scelta che aveva visto l’amministrazione comunale anche anticipare sul tempo la successiva decisione governativa dell’epoca di azzerare temporaneamente la Tosap, ovvero la tassa per l’occupazione di suolo pubblico (poi inglobata nel canone unico patrimoniale). Ed è da tale data che gli operatori commerciali e artigianali che utilizzano spazi pubblici esterni, ad Ascoli, non hanno più dovuto pagare il balzello. Nel frattempo, già da tempo nelle altre zone d’Italia è ritornato l’obbligo di pagamento, mentre il sindaco Fioravanti – condividendo la scelta con gli assessori Stallone e Silvestri e tutti gli altri componenti della giunta – aveva ottenuto dall’allora commissario per il sisma Legnini una deroga per le aree del sisma. E siamo ad oggi, con la decisione di andare ancora avanti senza richiedere il pagamento Tosap addirittura fino a fine giugno 2024. Le motivazioni? La volontà, come si legge nella delibera, di «porre in essere azioni straordinarie durante la fase di progressivo rientro nell’ordinario a seguito del termine dello stato di emergenza epidemiologica da Covid 19 per sostenere la ripresa del tessuto produttivo, sociale e commerciale cittadino». 


Gli spazi


Un provvedimento, dunque, che proroga l’attuale situazione di gratuità e raddoppio degli spazi «per l’utilizzo delle aree pubbliche, o comunque ad uso pubblico a qualsiasi titolo, su tutto il territorio comunale, fino al 30 giugno 2024». In attesa anche della revisione del regolamento per l’utilizzo delle superfici pubbliche e le tipologie di elementi di arredo urbano del centro storico. Confermate anche le misure di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi, consentendo di ridurre i tempi e i documenti sia per rinnovare le occupazioni già in essere che avviare quelle nuove.

Già in questi anni precedenti di sperimentazione della deroga sull’occupazione suolo pubblico, i dati avevano confermato il forte gradimento della scelta da parte delle attività commerciali. A partire dalla semplificazione delle procedure, anche con richieste online (per il 50%), per arrivare alla possibilità di arrivare a poter ottenere spazi raddoppiati. Facendo riferimento ai dati relativi al periodo dal 18 maggio 2021 al 29 marzo 2022, ad esempio, addirittura l’83,7% delle autorizzazioni richieste e rilasciate in centro prevedevano l’ampliamento di superficie. E va ricordata la possibilità di richiedere spazi esterni anche da parte dei negozi così come quella per chi non ha spazi disponibili davanti all’attività di poter fruire di aree libere nelle vicinanze. 

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