Le nuove regole
per i dehors in centro

Le nuove regole per i dehors in centro
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Domenica 15 Marzo 2015, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 05:35
ASCOLI - Si alza il velo sull'atteso nuovo piano dell'arredo urbano predisposto dalla Scuola di architettura e design ed emergono le nuove regole per tutti gli elementi che garantiscono l'immagine del centro storico cittadino: dai dehors alle pavimentazioni, dalla segnaletica alle insegne e così via. E tra le novità emerge la presentazione di progetti unitari per i dehors. Ovvero, nelle zone dove ci sono più esercizi vicini, si dovrà presentare un unico progetto per armonizzare l'occupazione del suolo pubblico. Confermata, poi, la divisione per zone, così come lo stop assoluto alle fioriere dei locali. Per quel che riguarda le pavimentazioni, invece, bocciatura totale per l'asfalto, salvo che per le zone sottoposte a elevati flussi di traffico. Bocciati anche i video totem informativi comunali. Un progetto strutturato su oltre 200 pagine che tiene conto di piazze, assi viari, rue ed aree verdi. E adesso non ci sono più alibi: qualora l'Amministrazione comunale (o un privato) decida di intervenire su un elemento di arredo nello spazio pubblico del centro storico, dovrà consultare il manuale. E rispettarne le indicazioni. L'elemento sotto osservazione più atteso, proprio per le polemiche dei mesi scorsi, è senza dubbio rappresentato dall'occupazione del suolo pubblico e, quindi, dei famigerati dehors. Ed ecco che gli esperti universitari mettono dei paletti ben precisi. Innanzitutto, "in nessun caso il dehor, a seguito di successive modifiche, potrà trasformarsi in un locale chiuso e quindi ricadere nella categoria chioschi ed edicole e assoggettabile alle caratteristiche strutturali di un manufatto edilizio". Di norma sarà valutato con particolare attenzione l'inserimento dei dehors che possono interferire con la percezione di elementi o scorci particolarmente significativi dell'ambiente urbano. Per i progetti inseriti in zone di particolare interesse storico e artistico del centro urbano, l'Amministrazione si riserva di rilasciare l'autorizzazione previa valutazione della coerenza del progetto con il contesto".

In tutti i casi, "è escluso l'impiego di fioriere per la delimitazione dell'area di pertinenza del dehor. Nell'area di pertinenza deve essere mantenuta in vista la pavimentazione attuale; non sono quindi ammesse sopraelevazioni. La novità, come detto, è costituita dai progetti unitari per i dehors: nel caso in cui i pubblici esercizi siano confinanti o comunque le loro attività si trovino ad una distanza inferiore a venti metri, la progettazione dell'allestimento dei relativi dehors deve essere sviluppata attraverso un progetto unitario in accordo tra i proponenti e l'Amministrazione comunale. Sono definite, inoltre, quattro categorie di dehors secondo le zone di collocazione. La categoria A è consentita in tutti gli ambiti e prevede sedie e sgabelli, tavoli, cestino, elementi di comunicazione. La categoria B prevede sedie e sgabelli, tavoli, cestino, elementi di comunicazione ma anche tende o ombrelloni ed elementi di illuminazione ed è consentita negli assi viari storici e in corso Trento e Trieste, nelle piazze, nelle aree verdi e sul lungofiume. La categoria C prevede sedie in più anche pannelli frangivento, elementi di comunicazione, elementi di illuminazione, elementi di riscaldamento ed è consentita solo negli assi storici e in corso Trento e Trieste, nelle piazze (ad esclusione di Piazza del Popolo), nelle aree verdi e sul lungofiume.
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