Ascoli, parchi nelle mani dei vandali
e rifiuti abbandonati nel centro storico

L'incontro sul degrado con i rappresentanti del Coordinamento
L'incontro sul degrado con i rappresentanti del Coordinamento
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Sabato 18 Giugno 2016, 05:40
ASCOLI - Perché degrado non significa solo muri imbrattati ma anche rifiuti abbandonati nelle rue del centro storico, incuria, pubblicità abusiva, segnaletica deturpata. Dunque un fenomeno che va arginato con la collaborazione di tutte le “forze buone” presenti sul territorio. Il Coordinamento Antidegrado abbandona i toni morbidi adottati durante il suo lungo percorso, dopo «la porta sbattuta in faccia» dal sindaco Castelli che ha respinto al mittente la proposta di un Commissario Antidegrado, ritenendo inutile l’istituzione di tale figura.
 
«Una doccia gelata» per i membri del comitato che ad un mese di distanza da quel no del primo cittadino che tanta amarezza ha portato tra gli esponenti delle associazioni lo compongono, replica con fermezza: «Il sindaco nella sua risposta alla nostra proposta, da un lato sembrava volerci accusare di facili consensi, dall’altro elogiava un paio di associazioni di suo gradimento come se fossero le uniche su questo tema a metterci la faccia - precisano i coordinatori del comitato.- Cercavamo uno spiraglio di democrazia partecipata, ma avremmo dovuto immaginare che “i primi della classe” ancora una volta sarebbero rimasti arroccati nelle loro convinzioni». Parole forti e inusuali per il Coordinamento che rendono l’idea di quanto questa bocciatura abbia fatto male alle otto associazioni che lo compongono e che, senza avere nulla in cambio, vogliono solo preservare la bellezza della città «Senza dialogo si perde e hanno la meglio i vandali», precisa Nazzareno Galanti.
  
Rincara la dose Paolo Prezzavento di Legambiente che avalla l’assunto che il degrado possa davvero avere “25 sfumature”. Non solo imbrattatori dunque, ma problemi per l’incolumità, la sicurezza e addirittura la possibilità che il centro storico cambi volto con una semplice variante urbanistica che a soli pochi mesi dall’approvazione del Prg potrebbe modificarne il perimetro. Ciò significa conseguenze preoccupanti per quell’aree interessate nelle quali potrebbero essere modificate le regole inerenti le cubature. E poi ancora parchi abbandonati e arredo urbano su cui gravano ancora troppe incognite: insomma di materiale su cui lavorare per un eventuale Commissario ce ne sarebbe parecchio. 
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