Sporco e muri imbrattati, un film senza il lieto fine mentre Ascoli è sede di un set cinematografico

Ascoli via dei Lenti
Ascoli via dei Lenti
di Filippo Ferretti
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Venerdì 19 Marzo 2021, 02:55

ASCOLI - Residenti ascolani in rivolta dopo l’ennesimo assalto alle mura dei loro palazzi da parte dei vandali. Le ultime giornate cittadine, pur vissute all’insegna dello scarso movimento a causa delle restrizioni anti covid hanno rivelato che gli imbrattatori non si sottraggono all’irresistibile impulso di sporcare la loro città neppure durante i periodi di coprifuoco.

 E’ accaduto che in molte zone del centro, numerose strade siano state oggetto nottetempo di gesta di scatenati incivili, al punto che in varie arterie del cuore di Ascoli non è rimasta intonsa nessuna parete degli edifici presi di mira. Ad occuparsi di quella che può essere considerata come una continua emergenza è stato nelle ultime ore il “Coordinamento Antidegrado per Ascoli”, l’associazione che molti anni si preoccupa di combattere l’incuria nel territorio. Sulla propria pagina Facebook, la realtà ascolana ha postato alcuni dei maggiori scempi apparsi attualmente sotto gli occhi di tutti. Da rua dei Lenti a via dei Cacciatori, da via dei Tessitori a rua dell’Aquila, sono tantissime le strade del centro storico cadute sotto la scure dei barbari, scatenando l’ira degli abitanti per via non soltanto dei danni arrecati alle cose ma anche degli schiamazzi subiti a causa di tali raid distruttivi.

«Ecco le immagini di un’altra via praticamente su dimenticata» hanno commentato i membri del Coordinamento proponendo su Facebook in foto le condizioni di zone centrali del cuore della città. «Varie persone ce le hanno inviate per mostrare la situazione: non tutto quel che appare è nuovo ma resta il grave problema del degrado crescente delle vie cittadine » ha aggiunto il direttivo dell’associazione ascolana, che sottolinea come una città di arte, storia e di cultura non possa presentarsi in questo modo.  Oltretutto ciò accade in un momento in Ascoli è sede della lavorazione di una pellicola per il cinema, che coinvolge per settimane nella sua parte più antica una troupe affollatissima, tra attori, operatori e tecnici. «Certe immagini non rendono giustizia al degrado che è presente in questi luoghi, perché oltre al sudiciume c’è anche tanta sporcizia per terra » spiega Maria Fioravanti.

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