Ascoli, il presidente Buonfigli si dimette dal Cup. Ecco i motivi che hanno portato alla decisione irrevocabile

Achille Buonfigli
Achille Buonfigli
di Marco Vannozzi
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Giovedì 22 Settembre 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 13:06

ASCOLI - Dimissioni irrevocabili: Achille Buonfigli lascia la presidenza del Consorzio Universitario Piceno. «La dignità del ruolo istituzionale del Cup e di chi lavora all’interno deve essere tutelata. Con le mie dimissioni pongo agli enti soci la questione relativa al Cup: è un ente necessario o può non esistere? È inutile? È un ente costoso o non adeguato ai tempi? Rivolgo le domande al sindaco di Ascoli e agli altri soci», così l’avvocato ascolano spiega la sua motivazione. 
 

La decisione arriva come un fulmine a ciel sereno, a stretto giro dalla comunicazione ufficiale con cui si annuncia l’approdo ad Ascoli di un corso di laurea triennale in “Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia”, ma non si cita il Cup. «Manca un dettaglio importante: chi di questa iniziativa è stato il primo promotore. Il nuovo corso di laurea è un’ottima cosa per la quale il Cup si sta battendo da oltre un anno. È frutto del lavoro del consorzio, è all’inizio e auspico si concretizzi – aggiunge Bonfigli -. Ma se il Cup ha un ruolo, allora va riconosciuto. Questo non è il primo episodio. L’ultima volta era stata la stipula del protocollo per il recupero dell’ex maternità come residenza universitaria: anche in quel caso non se ne parlò. Sono questi due casi emblematici. Siamo un ente di secondo grado, ma la dignità deve esser tutelata. E il Comune di Ascoli deve esser il primo a riconoscerla. Io mi metto da parte. Chiediamo doveroso rispetto: le mie dimissioni aprano un dibattito pubblico sull’importanza dell’università e quale debba essere il soggetto che presidi la funzione che finora ha svolto il consorzio». Comune di Ascoli al 61%, San Benedetto 33%, Unione dei Comuni 3% e Folignano 1%: questa la mappa delle quote azionarie del Cup. Così l’avvocato ascolano dice addio al consorzio dopo 20 anni nei quali ha ricoperto in più occasioni lo scranno più alto e anche la vicepresidenza sotto l’interregno di De Santis. Nel 2024 sarebbe scaduto il suo ennesimo mandato. 

Ora Buonfigli rimarrà in carica per gli affari correnti, dovrà esser convocata una nuova assemblea e nominato il suo successore. Un rammarico per l’avvocato? «La mensa universitaria. Mi spiace e chiedo scusa per non esserci riuscito in questi anni. Resta ancora tanto da fare come lo studentato e le attività sotto il profilo dell’implementazione dei servizi».
 

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