Istituzioni ed enti in rete: nasce il brand Piceno per promuovere il territorio ascolano attraverso la cultura

Istituzioni ed enti in rete: nasce il brand Piceno per promuovere il territorio ascolano attraverso la cultura. Si guarda ad un brand unico per il Piceno
Istituzioni ed enti in rete: nasce il brand Piceno per promuovere il territorio ascolano attraverso la cultura. Si guarda ad un brand unico per il Piceno
di Luca Marcolini
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 03:30

ASCOLI - Cercando di salire al volo sul treno dei finanziamenti targati Pnrr per le aree del sisma, ora l’Arengo – a braccetto con Bim Tronto, Consorzio universitario piceno e le Unioni dei Comuni montani e della vallata del Tronto – prosegue, così come il sindaco Marco Fioravanti aveva annunciato, il proprio viaggio intrapreso con la candidatura a capitale italiana della cultura per lo sviluppo e la promozione del territorio in maniera congiunta. La ghiotta occasione, come detto, è quella che si presenta con l’opportunità dei finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e che ora si concretizza, alla faccia del campanilismo, attraverso questo progetto di comunità denominato “Piceno”.  Una proposta che nasce dalla condivisione tra realtà istituzionali del territorio e che prende forma sulla scia del discorso intrapreso per cercare di arrivare al riconoscimento del Ministero della cultura e alla volontà del sindaco di andare avanti al di là dell’esito di quel percorso. In termini di concretezza, l’ipotesi progettuale predisposta e che è stata presentata sarà affiancata da una richiesta di finanziamenti per oltre 2 milioni di euro a cui dovranno poi aggiungersi circa 800mila euro di cofinanziamenti. 

Fondi Pnrr
 

Questa idea di ricorrere ai fondi del Pnrr per le aree del sisma per sviluppare un progetto congiunto di valorizzazione del territorio piceno sotto un unico brand, da realizzare, si impernia di fatto su tutta una serie di attività, come l’innovazione digitale per la promozione, e di iniziative da realizzare in vari contenitori culturali nelle aree di competenza degli enti promotori della proposta complessiva. Iniziative, tra l’altro, in parte riconducibili agli indirizzi già definiti proprio nel dossier per la candidatura a capitale della cultura di Ascoli e del Piceno. «Abbiamo voluto cogliere anche questa occasione – spiega il sindaco Fioravanti – per portare avanti il progetto di rete territoriale, coinvolgendo il Cup per quanto riguarda la città capoluogo, il Bim e le Unioni dei Comuni per tutte le altre zone, dalla montagna al mare.

Questo perché crediamo che il progetto del territorio unito non si fa solo a parole, ma anche con i fatti, abbassando l’autoreferenzialità e mandando un messaggio congiunto». 

Le iniziative


 
Entrando nello specifico delle iniziative, sia culturali che di promozione, inserite in questo contenitore progettuale denominato “Piceno”, l’Arengo – come ente capofila e presentatore della proposta - dovrebbe attivare complessivamente otto iniziative. La prima inserita nell’elenco dell’ente ascolano è “La cultura attrae: il sistema di Destination management del Piceno”. Altra iniziativa prevista, “Coltivare cultura: il Polo Sant’Agostino accoglie l’hub culturale e creativo del territorio” che prevede, per l’appunto, l’utilizzo del polo culturale ascolano in corso Mazzini come location. E ancora, si prevede anche di attivare il progetto “La cultura abilita: nella casa della gioventù una proposta a misura di millennials”, con l’utilizzo della struttura situata a Pennile di sotto. Prevista anche una iniziativa denominata “La cultura permea: cross fertilization con il sistema socio-economico territoriale”, in linea con l’altra proposta intitolata “La cultura rigenera il territorio: la qualità dell’abitare per il Piceno” che si svilupperà su due interventi: la rifunzionalizzazione dell’auditorium Montevecchi, nella zona della cittadella universitaria, e una manifestazione prototipale sul tema della qualità dell’abitare. E ancora, sono programmate iniziative come “La cultura invade: un nuovo modo creativo di vivere gli spazi aperti” e “La cultura accessibile: il Malatesta abbatte le barriere sensoriali, cognitive e percettive”. Un programma sul capoluogo da circa 2,9 milioni di euro, di cui circa 800mila di cofinanziamenti. Ad esso aggiungono anche l’iniziativa del Bim Tronto su “La cultura phygital: l’innovazione digitale per la valorizzazione e promozione integrata” (finanziamento previsto di 150mila euro), quelle delle Unioni dei Comuni con realizzazione di hub culturali a Castel di Lama e Colli (200mila euro) e del Consorzio universitario piceno per azioni di ingaggio del sistema accademico sul territorio (50mila euro).
 

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