Giacinto Alati (presidente Ciip) e la polemica sull'acqua: «Il Piceno vive di turismo, più attenzione ai consumi»

Il presidente della Ciip Pino Alati
Il presidente della Ciip Pino Alati
di Luigi Miozzi
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Lunedì 27 Marzo 2023, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 15:05

ASCOLI - L’acqua è poca e quella a disposizione ne è sempre di meno. E se nelle altre province delle Marche, così come nelle regioni del nord d’Italia, la problematica è esplosa solo negli ultimi mesi, nel Piceno la consapevolezza della gravi crisi idrica la si ha da almeno sette anni. 

 

Da quando, quel maledetto 24 agosto del 2016, il terremoto che ha portato morte e distruzione ha modificato il sistema idrogeologico comportando l’estinzione di alcune sorgenti e la drastica riduzione delle portate di quelle rimanenti. Se, poi, a questo, si aggiunge anche l’innalzamento delle temperature e le stagioni invernali particolarmente siccitose, quello che esce fuori è un quadro a tinte fosche. «Questo non è il momento delle polemiche né delle contrapposizioni, è necessario invece trovare strumenti per affrontare la crisi» dice il presidente dell Ciip, Giacinto Alati che insieme con il consiglio di amministrazione, i dirigente e il personale della società che gestisce il servizio idrico nel Piceno e in parte del Fermano è costretto a fare i conti tra il fabbisogno quotidiano e l’approvvigionamento idrico. 

«Per questo è un problema che non si risolve facilmente ma che ha bisogno di programmazione - dice Alati -. Quando qualche anno fa abbiamo iniziato a parlare di interconnessione tra le reti acquedottistiche e della realizzazione della Grande anello dei Sibillini per collegare i bacini del Pescara, del Tennacola e del Nera, agli occhi di qualcuno sembrava quasi che agitavamo lo spauracchio della crisi idrica incombente per chissà quale motivo. La verità è che già all’epoca la situazione era drammatica ed ora si è ulteriormente aggravata. La nostra intenzione è quella di garantire la risorsa idrica per i nostri territori, così come è stato fatto con la realizzazione degli impianti di soccorso che in questo momento risultano essere decisivi. Fa parte di questa grande opera anche l’impianto di potabilizzazione delle acque del lago di Gerosa e quello di altri invasi. Opera, per la cui realizzazione sono già stati previsti dei finanziamenti». 

Nel frattempo, oltre a sperare che la morsa della siccità allenti la propria presa e che le sorgenti tornino a crescere, è importantissimo che da parte di tutti ci sia un uso consapevole della risorsa idrica affinché si riducano anche i consumi. «Va evidenziato che c’è stata una presa di coscienza da parte della cittadinanza e i consumi, rispetto a qualche anno fa sono diminuiti - sottolinea il presidente della Ciip - ma dobbiamo tutti impegnarci un po’ di più. Un uso consapevole sin da adesso della risorsa idrica ci consentirebbe di prepararci al meglio per affrontare la stagione estiva cercando di evitare il più possibili eventuali disservizi, anche per i turisti». La stagione turistica bussa alle porte e con l’arrivo dei turisti soprattutto lungo la Riviera, il fabbisogno quotidiano d’acqua aumenta inevitabilmente. 

«Noi siamo particolarmente attenti ai turisti perché i nostri territori vivono di turismo che rappresenta una voce importante nei bilanci economici degli enti e delle attività - spiega Alati -. Anche per questo motivo siamo preoccupati, perché l’accoglienza parte proprio dall’acqua e cerchiamo di far tornare le persone nelle nostre zone garantendo il servizio». Nel frattempo, prosegue anche l’iter per la realizzazione di un’altra grande opera, il nuovo acquedotto del Pescara per il quale si sta procedendo all’affidamento dei lavori del primo stralcio di quello che sarà la prima condotta antisismica d’Italia. 

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