ASCOLI - È morto a 89 anni Mario Crementi, fondatore e presidente dell’Uteap, l’Università della terza età. Persona dai modi garbati ed educati alla fine degli anni Ottanta, in accordo con l’allora sindaco Gianni Forlini e con altri quattro fondatori, Crementi, da poco andato in pensione, decise di dare vita a quel progetto, primo nelle Marche, dall’alto valore culturale e sociale che offriva corsi agli anziani.
Era il 1986 quando venne inaugurato il primo corso di un Ateneo che è proseguito negli anni e giunto ormai alla 33° edizione. Per tutti questi anni, Mario Crementi è stato il deus ex machina dell’Uteap e presidente, sebbene proprio nelle prossime settimane si sarebbero dovute tenere le elezioni per nominare il nuovo presidente. Faentino di nascita, da Varese, nel 1977, si era trasferito Ascoli per motivi di lavoro: segretario della Cisl negli ultimi anni, prima di andare in pensione, aveva ricoperto l’incarico anche nella Cgia, il sindacato degli artigiani. Da sempre vicino agli ambienti ecclesiastico era stato anche presidente della Corale polifonica ascolana. Aveva stretto un forte legame con l’allora vescovo di Ascoli, monsignor Silvano Montevecchi, con il quale condivideva le origini faentine e l’attaccamento per la terra natia. Da qui anche la passione per le rievocazioni storiche e la sua casa era sempre aperta per accogliere amici e conoscenti che dal capoluogo romagnolo si trovavano a passare per Ascoli.
Quando i suoi figli, da ragazzi, giocavano a basket per l’Aba, Crementi decise di impegnarsi anche in campo sportivo, divenendo dirigente della società ascolana.