Positivo al Covid va in giro per la città, multato assieme a baristi e clienti

Positivo al Covid va in giro per la città, multato assieme a baristi e clienti
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Venerdì 4 Dicembre 2020, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre, 08:56

ASCOLI - Controlli intensificati e multe, proprio nei giorni a ridosso del nuovo decreto del premier Giuseppe Conte, per alcuni titolari di bar della città che hanno aggirato le regole consentendo ad alcuni clienti – anch’essi sanzionati - di consumare all’interno dei locali. Inoltre sul fronte dei controlli di tutte le forze dell’ordine sul territorio piceno, una persona è stata denunciata per inosservanza del divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per le persone in quarantena perché risultate positive al virus.

E il giorno precedente un’altra è stata multata per il mancato rispetto delle regole anticovid.

Tornando alle sanzioni sul territorio comunale, a confermare la linea dura applicata proprio in una fase di transizione dell’emergenza Coronavirus è il sindaco Fioravanti, che rivolge anche un appello a tutti a continuare a rispettare le regole. «I numeri dei casi positivi in città sono in leggero calo, ma dobbiamo restare vigili – sottolinea il sindaco – perché i comportamenti sono ancora molto importanti. Quindi è fondamentale rispettare in maniera rigida le regole dal distanziamento all’utilizzo della mascherina e tutte le altre misure necessarie per arginare l’espansione del virus».

«Comunico ufficialmente – aggiunge Fioravanti - che abbiamo intensificato i controlli e nei giorni scorsi sono state sanzionate alcune attività che permettevano ai clienti di consumare all’interno dei locali. Sono stati multati sia alcuni bar che alcuni clienti. Non possiamo accettare comportamenti di questo tipo. Siamo impegnati per cercare di dare risposte alla attività per consentire loro di lavorare, ma dobbiamo essere rigidi nei controlli rispetto alle misure previste dall’ultimo Dpcm». In base alle regole in vigore fino a ieri, infatti, per bar e altre attività del food come ristoranti e altri pubblici esercizi, non era consentito consentire ai clienti di consumare all’interno dei locali, mentre era possibile utilizzare il servizio di asporto o di consegna a domicilio. Si stringe, dunque, ulteriormente la morsa dei controlli anche per non vanificare i primi segnali di allentamento dei contagi sotto le cento torri. 

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