Ubriachi in centro storico nelle prime ore del pomeriggio. Le ultime sbronze dei ragazzini per l’addio alla zona arancione

L'alcol dilaga tra i giovani
L'alcol dilaga tra i giovani
di Filippo Ferretti
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Domenica 14 Marzo 2021, 06:40

ASCOLI - Come era prevedibile, complice le temperature miti, migliaia di persone si sono riversate in centro storico per godersi all’aria aperta l’ultimo fine settimana in zona arancione dopo il decreto del governo che da domani introduce le restrizioni della zona rossa nell’unica provincia finora esentate: il Piceno.

Piazze e strade si sono riempite già nella mattinata di ieri, con moltissimi curiosi che hanno affollato la zona di piazza del Popolo intorno al Caffè Meletti che, da domani mattina, sarà scenario del set ascolano del film diretto da Giuseppe Piccioni, “L’Ombra del Giorno”. I ragazzini, come ormai consuetudine da tempo, hanno iniziato nel pomeriggio a radunarsi in zone ormai tristemente note. Non solo il salotto cittadino, ma anche l’area intorno al teatro Ventidio Basso, la piazza antistante San Pietro Martire e molte rue e vie del cuore cittadino - da “Dietro i Merli” a via Pretoriana, da via Iannella, sino a rua degli Albanesi - sono state prese d’assalto da un esercito di adolescenti e giovani. 


Gli ubriachi 
In molti senza mascherina e altrettanti in un evidente stato di alterazione, nonostante il divieto imposto a bar, negozi e supermercati di vendere alcolici. Ci sono stati assembramenti da parte di ragazzi, visibilmente euforici, intenti a fare festa tra brindisi e schiamazzi, spesso con bottiglie e lattine non prelevate dai punti vendita del centro storico. «Ne abbiamo visti di ubriachi sotto casa già nel primo pomeriggio e abbiamo provato grande tristezza » hanno rivelato alcuni residenti di via delle Torri, evidenziando una situazione che la pandemia sta facendo peggiorare di giorno in giorno tra i teenagers. «Sta anche a noi titolari di bar evitare che, almeno davanti alle nostre attività, non si formino assembramenti » aggiunge Fabio Lori dell’omonimo bar di corso Mazzini evidenziando che, per evitare problemi , da molte settimane ha deciso di anticipare la chiusura alle 14. «La verità è che non ci sono tanti controlli, nonostante le ruette pericolose, dove avvengono i raduni siano ormai note a tutti» denuncia la commerciante Anna Mannocchi, confermando la tendenza agli assembramenti in via del Duca. 


La rabbia
«I giovani si sentono abbandonati, delusi, lontani da chi avrebbe dovuto insegnare loro una coscienza civica» è il pensiero della consigliera comunale della Lega, Patrizia Petracci, convinta che certi comportamenti andavano insegnati dai genitori anche prima dell’emergenza sanitaria .

E, purtroppo, non è l’unica che, davanti a questo evidente disagio sociale, pone l’accento sulle enormi difficoltà che i ragazzi si ritrovano a vivere da un anno. C’è chi, come l’allenatore dell’ASD Atletico Ascoli, Andrea Argieri, ricorda come lo stare in casa per troppo tempo, tra playstation e didattica a distanza non può non che avere un’immancabile ripercussione psicologica. «Il momento è drammatico perché sta venendo meno la speranza tra i giovani » sottolinea infine Marco Quercia del Sert, ricordando come la pandemia abbia purtroppo inevitabilmente rinforzato la corsa allo sballo. 

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