Test rapidi e screening di massa, "nessuna violazione della privacy nelle prenotazioni"

Test rapidi e screening di massa, "nessuna violazione della privacy nelle prenotazioni"
di di Luigina Pezzoli
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Venerdì 8 Gennaio 2021, 05:00

 ASCOLI - È possibile che ci sia stata una violazione della privacy nel sistema di prenotazione dei test rapidi per lo screening di massa nell’Area vasta 5? Mentre in Regione e all’interno dell’Asur stanno cercando di capire se sia stato davvero violato il database con i dati degli utenti che si sono sottoposti a tampone sarebbero accessibili, e per il quale l’Asur denuncerà il caso all’autorità giudiziaria, l’azienda che ha programmato il servizio non ci sta.

 
«Tutti i sistemi forniti dalla nostra azienda sono monitorati per garantirne la sicurezza» afferma l’ingegnere Sandro Novelli della Nbs srl, azienda sambenedettese che, oltre a garantire il supporto informatico allo screening di massa organizzato dalla Regione Marche nell’Area Vasta 5, gestisce per conto dell’Area vasta 5, il sistema informatico sanitario Network sanitario - Cureprimarie attivo dal 2003. «Gli accessi – prosegue Novelli - sono tracciati ed in questa fase si stanno facendo per conto della Area vasta 5 ulteriori approfondimenti. Dunque restiamo a disposizione per offrire una piena collaborazione ad altri soggetti istituzionali che lo richiederanno. La nostra realtà opera in Italia per conto di alcune regioni e Provincie come Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia di Trento, Bolzano, Marche, Sardegna, e diverse ASL tra le quali Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Abruzzo, per i sistemi sanitari e di formazione in sanità. Per questo abbiamo attivato prontamente un legale per le eventuali azioni da intraprendere a tutela della nostra immagine e quella dei professionisti che vi lavorano». 


Amareggiata per quanto accaduto la direttrice Nespeca: «In questi giorni è stato fatto uno sforzo enorme per portare avanti questa azione di screening di massa. Risponderà dunque la direzione e la ditta fornitrice per le valutazioni dei danni che si possono creare vista la grande partecipazione. Per quanto concerne le mie conoscenze non ci sono elementi che mi facciano pensare ad alcun problema. Questo è un sistema che noi usiamo da anni nell’Area Vasta 5. A mio avviso il sistema delle cure domiciliari è un’eccellenza nel territorio che permette di comunicare tra professionisti. Ora bisogna stare attenti, se ci sono problemi vanno denunciati nelle sedi preposte alla presenza di tecnici competenti, ma non può diventare un caso mediatico».
Ieri ultima giornata di screening di massa a San Benedetto che ha visto un’ampia partecipazione di cittadini, in particolare tante famiglie con bambini. «Sono molto soddisfatta dell’affluenza che abbiamo riscontrato in queste giornate dedicate allo screening di massa – afferma Maria Teresa Nespeca, direttrice del distretto sanitario dell’Area Vasta 5 – Nella giornata del 6 gennaio abbiamo raggiunto un’adesione importante, 2654 persone. Tanti genitori con i propri figli, e questo è stato un gesto di grande significato da trasmettere alle nuove generazioni. Inoltre voglio ricordare che attraverso questo screening è stato possibile identificare positivi asintomatici, dunque è molto importante perché sono quelli che potenzialmente possono creare guai seri in termini di contagio». Iniziato lo scorso 2 gennaio lo screening di massa, si è svolto attraverso sei postazioni al Palazzetto dello Sport e cinque al Palariviera, al quale hanno aderito tutte le persone di età superiore ai 6 anni, residenti o che soggiornano a San Benedetto per motivi di lavoro o studio. Intanto i Comuni limitrofi attendo di sapere le date di quando potranno essere sottoposti a tampone anche i cittadini del territorio. In particolare Alessio Piersimoni, sindaco di Cupra Marittima invita i cittadini a non abbassare la guardia dopo che il numero positivi al virus Sars Cov-2 è salito a 26. «Rispetto all’ultimo aggiornamento sulla positività nella nostra città abbiamo riscontrato che i casi sono aumentati, da 18 a 26, un dato che ci indica di prestare la massima attenzione. Ancora non conosco le date in cui verranno effettuati i tamponi per i cittadini di Cupra, ma le renderò note non appena avrò indicazioni in merito». 
Ieri sono stati tre decessi a causa del Covid: due anziane ascolane di 77 e 91 anni di Ascoli e un uomo di 82 anni residente a Colli del Tronto. Aumentano i contagi ma diminuiscono per ora i ricoveri in terapia intensiva.
 

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