Il covid prosciuga le casse dell'Arengo, lo Stato apre i rubinetti. Ecco quanto riceverà il Comune

Lo Stato rifonde l'Arengo per i mancati introiti
Lo Stato rifonde l'Arengo per i mancati introiti
di Luca Marcolini
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Giovedì 4 Novembre 2021, 09:50

ASCOLI - Sono i numeri, quelli del bilancio comunale relativi ai rimborsi statali per le spese sostenute finora dall’Arengo per tamponare l’emergenza Covid, a misurare la consistenza degli effetti anche economici della pandemia in città. Numeri che finiranno proprio oggi all’attenzione del consiglio comunale.

Nello specifico, si tratta delle somme che ora sono state disposte dal Governo per tamponare le perdite dell’amministrazione comunale dovute alle minori entrate per l’esenzione di imposte come la Tosap (ora canone unico patrimoniale), ma anche dell’Imu per le partite Iva in difficoltà e per i proprietari di abitazioni in affitto che hanno visto congelate le procedure di sfratto. Rimborsi all’Arengo, su questi fronti, per una somma complessiva di oltre 600mila euro statali integrativi. 

Alla luce dell’esenzione disposta dal Governo della Tosap, ovvero la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, dal 2021 trasformatasi in canone unico patrimoniale, ora il Ministero degli interni ha disposto uno stanziamento integrativo, per l’Arengo, pari a 427mila euro, proprio per andare a sanare il “buco” di bilancio venutosi a creare con il mancato introito del nuovo canone. Considerando che, tra l’altro, l’Arengo ha concesso agli operatori commerciali anche di raddoppiare gratuitamente le superfici utilizzabili per lavorare negli spazi esterni. In realtà, questa somma aggiuntiva in arrivo da Roma è stata individuata sia a seguito della decisione di esentare i cittadini dal pagamento della tassa, sia a fronte di ristori specifici riconosciuti insufficienti. 

Per tamponare l’impatto economico sui bilanci dell’Arengo per quel che riguarda le minori entrate legate all’Imu, a seguito della pandemia, il Governo ha dirottato sotto le cento torri tre diverse tipologie di rimborsi.

Nel primo caso, sono stati stanziati oltre 145mila euro a ristoro delle minori entrate derivanti dall’esenzione della prima rata dell’imposta municipale propria relativa agli immobili posseduti da soggetti in difficoltà economiche, ovvero l’esenzione della tassa concessa alle partite Iva. Altra somma a ristoro, quella definita in oltre 73mila euro a rimborso dell’esenzione Imu concessa ai proprietari locatori di abitazioni che avevano ottenuto già un provvedimento (convalidato) di sfratto per inquilini morosi rimasto però congelato a seguito delle disposizioni per la pandemia.

Infine, altro rimborso per l’Arengo, quello di circa 12mila euro per tamponare le minori entrate derivanti dall’abolizione della prima rata dell’Imu, per il 2021, relativa al settore turistico. E quindi a compensazione delle esenzioni concesse per gli immobili in città a destinazione turistica. Tutte queste somme concesse dal Governo a ristorno delle mancate entrate dell’Arengo, dovute a esenzioni fiscali strettamente legate al discorso dell’emergenza pandemica, saranno ora inserite nella delibera di variazioni di bilancio che verrà discussa questo pomeriggio in consiglio comunale. 
 

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