ASCOLI - Aumentano (seppur lievemente per il minor numero di tamponi processati ) i contagi nel Piceno dove i positivi nel capoluogo sono attualmente 629 (690 a San Benedetto). La variante Omicron continua a diffondersi a macchia d’olio e nella cerchia dei contagi non sfuggono, purtroppo, gli operatori sanitari pur con il terzo vaccino. In quasi tutti i reparti ci sono medici, infermieri e Oss malati o in quarantena ai quali si aggiungono quelli in malattia o perchè sospesi dal servizio. Il risultato è che il personale è ridotto all’osso (mancano almeno una sessantina di unità) e se non si arresta l’ondata dei contagi c’è il rischio che nell’arco di pochi giorni non si riescano più a coprire i turni di lavoro.
«Per noi non c’è il fondo disagio e siamo costretti a svolgere prestazioni aggiuntive (straordinari, ndr) per le quali aspettiamo ancora di essere pagati da oltre un anno» denuncia Paolo Villa della Cisl.
Richieste da aiuto arrivano da quasi tutti i reparti. Al Mazzoni i pazienti che necessitano di terapia sostitutiva emodialitica, vanno a sovraccaricare il servizio di Emodialisi, già in forte carenza di sei unità infermieristiche. Oltre alla gestione delle emodialisi fuori reparto (pazienti ricoverati in Rianimazione, Utic, etc), i pazienti sono a carico degli stessi Infermieri presenti in turno nel servizio di Emodialisi, come rimarca Maurizio Pelosi del Nursind. «Nel reparto Pneumo-Covid, sono stati allestiti altri due posti letto per pazienti dializzati, con predisposizione di impianto delle acque, già effettuato durante la terza ondata endemica».
A ottobre scorso il Nursind segnalò a tutti i vertici locali e centrali, la grave carenza del personale infermieristico nel Servizio Emodialisi di Ascoli Piceno (6 infermieri in meno, rispetto alla dotazione organica minima), inoltre, la gravissima carenza di personale infermieristico nei due ospedali di Ascoli e San Benedetto del Tronto), è stata segnalata anche all’assessorato alla Salute della Regione Marche «ma siamo tuttora attesa di interventi risolutivi. È chiaramente fuori discussione - conclude Pelosi - che il servizio Emodialisi di Ascoli possa affrontare la quarta ondata epidemica con una grave e cronica carenza di personale infermieristico specializzato, pertanto, chiediamo a tutti i dirigenti in indirizzo un rapido intervento di sostegno al personale infermieristico per la gestione delle criticità».
Infine, ma oramai è una costante, lunghe code si sono verificate anche ieri al centro vaccinale di Pennile di Sotto. Per fortuna l’entrata in funzione del nuovo centro vaccinale nella palestra di Monticelli da lunedì dovrebbe consentire l’ampliamento delle postazioni vaccinali come è già accaduto nella scorsa primavera.