ASCOLI - Più che “Notte bianca” la manifestazione allestita in centro la sera di martedì sarà ricordata come “Notte in bianco”, per via della grande vivacità notturna provocata e delle polemiche creatisi per tutto lo svolgimento. A fare la cartina di tornasole di quanto è avvenuto è il clamore espresso tramite i social da tante persone che hanno preso parte alla festa, decisamente molto affollata, forse troppo in tempo di Covid.
Gli irriducibili
Una “Notte” che per vari gruppi di irriducibili è durata sino alle prime luci dell’alba, nonostante gli spettacoli allestiti abbiano chiuso i battenti molto prima. Ne sanno qualcosa gli abitanti del quartiere Filarmonici dove urla e presenze poco rassicuranti hanno indotto gli abitanti, stanchi di non poter dormire, a chiamare le forze dell’ordine. Ma non è andata meglio in altre zone del centro, dove in più punti si sono registrate lamentele ad alta voce contro la manifestazione da parte sia del pubblico, sia dai commercianti.
Le lamentele
Se molti spettatori sono apparsi risentiti per non aver potuto accedere agli spettacoli perché privi di prenotazione o di Green pass, altri non hanno potuto esimersi dal lamentarsi della formazione di folla fuori dalle transenne, sollevando l’inutilità di poter contare su platee così rigorose, distanziate e sanificate, quando alle loro spalle ovunque l’assembramento poi diventa di rigore. Uno dei principali “accusatori” di una simile e pericolosa tendenza alla folla in piedi, lasciata fuori dagli spettacoli della serata, è stato l’imprenditore Paride Vagnoni, che ha più volte accusato la formazione di ressa di fronte al suo locale, “Boccascena”.