«I medici dell’ospedale ormai allo stremo». Dal Mazzoni parte il grido di protesta del Pd

«I medici dell’ospedale ormai allo stremo». Dal Mazzoni parte il grido di protesta del Pd
«I medici dell’ospedale ormai allo stremo». Dal Mazzoni parte il grido di protesta del Pd
di Cristiano Pietropaolo
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Sabato 15 Gennaio 2022, 07:30

ASCOLI  - Presidio dei partiti di centrosinistra davanti all’ospedale Mazzoni per criticare le posizioni di Regione e Arengo sulla sanità, il futuro nuovo nosocomio sambenedettese e le problematiche del Mazzoni. 


«Evidenziamo che le ambulanze che ospitano pazienti che sono in attesa perché il nostro ospedale sta arrivando allo stremo - evidenzia il segretario comunale Pd Angelo Procaccini- Un ospedale in difficoltà così come il personale che non è stabilizzato. Anche lo spostamento del centro vaccinale non ha visto l’aumento di sanitari. Sul nuovo ospedale che sembra dovrà essere realizzato a San Benedetto, ci rivolgiamo al centrodestra che ha sempre combattuto la sua costruzione. C’è un silenzio totale da parte del sindaco e degli assessori regionali. Cosa pensano di fare - prosegue Procaccini -? Tutti sanno che quando il centrosinistra era al governo, c’era un vero piano pandemico per avere un ospedale pulito e uno dedicato al Covid, ma l’attuale scelta si è rivelata fallimentare. La scelta del palazzetto di Monticelli crea problemi alle società sportive e denota una mancanza totale di programmazione anche in vista di una futura somministrazione della quarta dose- sottolinea Procaccini : il vero tema sulla vaccinazione è la mancanza del personale e il sostegno a tutti quelli che stanno combattendo il Covid. Ci sono anche medici in pensione tornati in servizio per combattere l’emergenza».

Il segretario provinciale del Pd Francesco Ameli aggiunge che «Gli operatori sono stati lasciati soli dalla politica che invece raccontava grandi promesse di vicinanza.

Ci sono reparti che vengono riconvertiti nel silenzio totale. I sindacati manifestano per chiedere diritti sacrosanti, ma il centrodestra tace, con Lega e Fratelli d’Italia che fanno orecchie da mercante - sottolinea l’esponente Pd -. Nel Piceno serve un ospedale che abbia le caratteristiche di un nosocomio di primo livello, ma ci dicano dove vada posizionato. Gli annunci non servono, c’è bisogno di atti chiari. Qualcuno ha detto anche che bisogna dividere Ascoli da San Benedetto: sono dichiarazioni senza senso».


«C’è una sensazione confermata che certifica che, a due anni dalla pandemia, non ci si è ancora organizzati bene, come per esempio sulla questione delle Usca e della suddivisione tra ospedali puliti e Covid - aggiunge Massimo Tamburri del Movimento 5 Stelle -. I reparti chiusi creano disagi e anche decessi, perché se chiude il reparto di Cardiologia non si possono fare nemmeno interventi di routine. La soluzione iniziale, che divideva i due ospedali, è stata abbandonata. Siamo in un vicolo cieco senza riorganizzazione. Su San Benedetto non abbiamo ancora dati completi, ma credo che per la conformazione del territorio, due ospedali sono la soluzione ideale - spiega l’esponente M5s - Quello della costa andrebbe spostato, il Mazzoni resti a disposizione del territorio. Non servono doppioni: da anni non abbiamo dati a disposizione».

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