Il Covid pesa sul bilancio comunale, i conti si aggravano. Altri 288mila euro di aiuti per famiglie e imprese

Il Comune di Ascoli
Il Comune di Ascoli
di Luca Marcolini
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Lunedì 19 Luglio 2021, 06:25

ASCOLI - È ancora un bilancio fortemente condizionato e segnato dall’emergenza Covid quello dell’Arengo che tornerà all’attenzione del consiglio comunale giovedì prossimo, 22 luglio, per l’approvazione della manovra di riequilibrio. Una manovra che vede una ulteriore spesa, dopo le diverse azioni avviate da oltre un anno a questa parte, di circa 288mila euro per tamponare altri inevitabili costi legati proprio alla pandemia. Cui si aggiungono, considerando le somme destinate ad azioni dell’Ambito sociale molto rafforzate proprio per aiutare le famiglie in difficoltà, circa 550mila euro.

 

Senza considerare che poi entro la fine dell’anno, con la presentazione delle richieste, si capirà con esattezza quanto peserà sulle casse comunali la manovra, voluta dall’Arengo, per concedere alle attività e ai cittadini colpiti economicamente dagli effetti della pandemia una riduzione della tassa sui rifiuti che andrà dal 40 al 50%. Un’operazione che, secondo quanto stimato, potrebbe pesare fino ad 1 milione di euro.

Nella delibera di riequilibrio del bilancio che finirà all’attenzione del prossimo consiglio comunale, come detto, sono previsti costi da sostenere – utilizzando l’avanzo di amministrazione - per circa 288mila euro legati direttamente all’emergenza Covid. Nel dettaglio, 60mila euro serviranno per il rimborso delle spese sostenute per la gestione rifiuti per le utenze con persone positive al virus. Altri 115mila euro, invece, serviranno a coprire il costo delle spese per l’attuazione dei protocolli Covid per il servizio della refezione scolastica. E ancora, 10mila euro si spenderanno per i protocolli antipandemia nei servizi di sostegno educativo a minori disabili, altri 20mila sempre per i protocolli Covid legati agli interventi di sostegno a utenti in situazione di disagio, 15mila euro per contributi straordinari a sostegno di famiglie in gravi difficoltà, 12mila euro per il rispetto dei protocolli nei centri ricreativi estivi per minori e 30mila euro per contributi a quelle associazioni cittadine socialmente utili che hanno aiutato il Comune proprio con aiuti e servizi alle famiglie. Ma oltre a questi 288mila euro mirati proprio ad attività o sostegni legati alla pandemia, sempre nella manovra di bilancio dell’Arengo viene inserita una somma pari a oltre 550mila euro per il Piano di contrasto alla povertà dell’Ambito territoriale sociale 22, ovvero relativo ad Ascoli e altri comuni limitrofi. Una somma che tiene conto dell’aggravarsi della situazione economica delle famiglie proprio a fronte dell’emergenza pandemica.

Proprio sul fronte dei sostegni economici per tamponare l’emergenza Covid, l’Arengo ha voluto anche dare un piccolo aiuto anche a quelle associazioni e realtà del volontariato che hanno finora contribuito in maniera importante a supportare le famiglie in difficoltà in questa difficile fase. In tal senso, a seguito di un avviso voluto dal sindaco Fioravanti in sintonia con l’assessore alle politiche sociali Brugni, è stato definito l’elenco delle strutture beneficiarie del sostegno economico comunale, sulla base di una serie di parametri come, ad esempio, le spese sostenute durante l’anno. Le realtà del volontariato destinatarie del contributo sono: Acli comitato regionale, Amici dell’Opg, Circolo Acli Oscar Romero, Aido, Associazione San Vincenzo De Paoli, Associazione Zarepta (che gestisce la mensa per i poveri), Banco di solidarietà Arca, Anffas, Associazione Anchise, Associazione per la tutela e l’aiuto al diabetico, Oltre, La casa di Asterione, Iom, Associazione Betania, Acli Nicola Tritella, Aps Centro iniziative giovani e Delta. I contributi variano da 400 fino a 1.000 euro ad associazione.

Si dovrà aspettare il 31 dicembre, termine entro il quale famiglie e attività potranno presentare la richiesta, per capire quale sarà l’impatto delle riduzioni Tari previste dal Comune. Una riduzione al 50% per le attività interessate da chiusure obbligatorie e altre restrizioni, una del 40% per tutti i titolari di partita iva che hanno già beneficiato del contributo statale a fondo perduto e un’altra riduzione del 40% per le famiglie con reddito Isee annuo non superiore ai 12mila euro con sospensione dell’attività lavorativa.
 

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