Ascoli, la ripavimentazione di Corso Trieste è a buon punto, entro gennaio la riapertura del primo tratto. Ecco il piano

Ascoli, la ripavimentazione di Corso Trieste è a buon punto, entro gennaio la riapertura del primo tratto. Ecco il piano
Ascoli, la ripavimentazione di Corso Trieste è a buon punto, entro gennaio la riapertura del primo tratto. Ecco il piano
di Luca Marcolini
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:30

ASCOLI - Anno nuovo, corso Trieste nuovo. Con un primo “assaggio” del rinnovato look della principale arteria cittadina di attraversamento del centro storico da sud a nord che dovrebbe trovare concretezza (imprevisti e meteo permettendo) già entro il prossimo mese di gennaio grazie alla prevista riapertura del primo tratto, da piazza Santa Maria intervineas fino all’intersezione con via Ceci. Per poi proseguire la corsa contro il tempo, con altri scavi e una nuova fase della ripavimentazione, orientativamente da febbraio, nell’area all’intersezione con corso Mazzini, con l’obiettivo di arrivare alla conclusione di tutto l’intervento entro la prima parte della prossima estate. Ovvero per la fase principale della nuova stagione turistica.

Neppure l’atmosfera natalizia, le luminarie e Babbo Natale hanno rallentato i lavori nel cantiere che ha come obiettivo quello di ridisegnare il nuovo volto di corso Trieste. L’impresa incaricata, infatti, sta procedendo a passo spedito sotto il quotidiano monitoraggio del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore ai lavori pubblici Marco Cardinelli per il rispetto del cronoprogramma.  


Per l’importanza dell’intervento in corso, avviato dopo circa 25 anni di attesa, Fioravanti e Cardinelli si confrontano tutti i giorni con l’impresa per riuscire a restituire il prima possibile corso Trieste alla città con una nuova immagine e con la conseguente possibilità di riaprire il transito alle auto (anche se l’Arengo intende attivare una nuova Ztl con traffico riservato, nella fascia dopo le 20.30 e nei giorni festivi, solo ai residenti e autorizzati). Un’immagine che sta già cambiando parzialmente, con la ripavimentazione finora realizzata su tutto il tratto che va da piazza Santa Maria intervineas fino a 20 metri circa oltre l’intersezione con via Ceci.

Un monitoraggio costante sta accompagnando, dunque, i lavori verso la riapertura del primo tratto che dovrebbe essere completato, incluse le finiture e i tempi per la posa e stabilizzazione delle lastre, entro il prossimo mese di gennaio. Considerando che, proprio in quel tratto, si è iniziato a lavorare anche per la realizzazione dei nuovi marciapiedi. Mentre, a seguire, si procederà anche con l’installazione della nuova illuminazione con lampioni “old style”, ovvero pali artistici più adatti al contesto del centro storico. Entro il prossimo mese, dunque, una volta conclusi i lavori nel primo tratto, si procederà con la riapertura al transito proveniente da via Ceci (quindi dalla Ztl con varco in via Cairoli) per poi farlo transitare su piazza Santa Maria intervineas verso Lungo Tronto o piazza Ventidio Basso e Borgo Solestà.

A febbraio la pavimentazione
 

Se entro gennaio, salvo complicazioni, si riaprirà il primo tratto del corso, già a febbraio dovrebbero iniziare gli scavi per sistemare la nuova pavimentazione nella zona dell’intersezione con corso Mazzini, tra la Bnl e la farmacia Loffreda. Un intervento che si intende realizzare nel più breve tempo possibile considerando che da quella fase in poi si dovrà inevitabilmente chiudere l’accesso su corso Trieste da sud, quindi da piazza Roma e via XX Settembre. Poi, una volta ripavimentata quell’area, si dovrebbe consentire alle auto provenienti dall’intersezione con via Ceci di risalire verso sud e poi svoltare a sinistra nell’area della zona ex Carisap per andare verso est. A quel punto, resterebbe da completare tutta la parte fino a piazza Simonetti e risalendo fino a via XX settembre. Ovvero la parte conclusiva che si intenderebbe completare entro la prima parte dell’estate, per fare spazio alla stagione turistica con le relative manifestazioni, tra cui la Quintana, e consentire la piena fruibilità del centro.
 

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