ASCOLI - Ora la task force comunale, per tradurre dagli atti alle opere quei circa 93 milioni di euro di finanziamenti ottenuti dall’Arengo, c’è. Si tratterà di una sorta di ufficio speciale “Pinqua-Pnrr”, che avrà il compito di traghettare la città verso una vera e propria trasformazione attraverso un totale di 70 interventi attualmente finanziati (40 attraverso i due progetti Pinqua, per centro e frazioni, e 30 per il Pnrr). Una sfida importante quanto difficile.
Una vera e propria corsa contro il tempo considerando che il termine ultimo per la conclusione di tutte le opere è prevista per il 31 marzo 2026, dopo che inizialmente per il Pinqua la scadenza del 2033 è stata anticipata proprio per allinearsi al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Proprio per il Pinqua - dice Fioravanti - abbiamo anche già proceduto alla rimodulazione economica degli interventi da realizzare per poter affidare le progettazioni. Progettazioni per le quali, chiaramente, avremo bisogno di supporti esterni». Dunque, si lavora a testa bassa, in una fase senza precedenti e molto importante per la città, per far fronte alla grande massa di pratiche e progetti da mettere in campo in tempi molto stretti.
Solo sul fronte dei due progetti finanziati per 90 milioni grazie al bando Pinqua, gli uffici dell’Arengo dovranno correre contro il tempo per sbloccare in totale, come detto, 40 interventi. Nello specifico, gli interventi per il progetto di rivitalizzazione del centro storico, le opere da rendere cantierabili sono 10 e riguardano la realizzazione di un parco pubblico a Palazzo Saladini Pilastri (1,6 milioni di euro), il recupero di piazza San Tommaso (circa 800mila euro), la realizzazione di una pista ciclopedonale sul Lungo Castellano (2,4 milioni), il recupero di Palazzo Saladini Pilastri (28.3 milioni incluso l’acquisto dell’immobile), housing intergenerazionale all’ex convento di San Domenico (14,5 milioni), housing sociale e polo educativo di eccellenza all’ex caserma Vecchi (9,4 milioni), il recupero dell’edificio ex Eca in via Giusti (8,4 milioni, residenze pubbliche a Palazzo Cornacchietto (500mila euro), alloggi popolari all’ex caserma dei vigili del fuoco (300mila euro), alloggi popolari all’ex caserma dei carabinieri (154mila euro).
Con questi ultimi tre interventi che saranno gestiti dall’Erap. Ci sono poi, altri 30 interventi, finanziati con 15 milioni, per quanto riguarda il progetto “Riabitare i parchi” (seguito dall’assessore ai lavori pubblici Cardinelli), per il rilancio anche delle frazioni che includono anche in questo caso housing sociale, l’insediamento di servizi a attrezzature e di nuove attività, oltre a interventi di valorizzazione delle aree di pregio ambientale come il Colle S. Marco, il monte Ascensione e i parchi fluviali del Tronto e del Castellano o archeologiche come quella di Castel Trosino.
Per quel che riguarda i finanziamenti del Pnrr, per oltre 2 milioni di euro, l’Arengo ha già affidato le progettazioni per 18 opere di rigenerazione urbana e 12 opere stradali. Nello specifico, per la rigenerazione urbana si investiranno 1,4 milioni di euro e circa 630mila euro per le strade. Tra gli interventi di rigenerazione previsti quelli per via Zeppelle, piazza Diaz, via delle Torri, il ponte di Cecco, aree adibite a parco a Monticelli e diverse altre opere. Tra i cantieri stradali da avviare ci sono quelli su via della Rimembranza, su viale De Gasperi, in diverse zone di Monticelli alto e nelle frazioni.