Tre casi di variante inglese: «Non è più letale dell’altra». Circoscritto il focolaio scoppiato ad Acquasanta

Tre casi di variante inglese: «Non è più letale dell’altra». Circoscritto il focolaio scoppiato ad Acquasanta
Tre casi di variante inglese: «Non è più letale dell’altra». Circoscritto il focolaio scoppiato ad Acquasanta
di Nino Orrea
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Sabato 30 Gennaio 2021, 03:10

ASCOLI  - Sono guarite le tre persone residenti in provincia di Ascoli e risultate positive alla variante inglese del Covid-19. I tre, una coppia e un giovane, tutti provenienti dalla Gran Bretagna, al loro arrivo in Italia, sono stati sottoposti alla prova del tampone per il coronavirus, che ha avuto esito positivo. Immediatamente, il Dipartimento di Prevenzione dell’Area vasta 5, trattandosi di persone provenienti da un paese dove si sono riscontarti moltissimi casi di Covid-19 con la variante inglese, ha inviato i tamponi ad Ancona per studiarne la sequenza e si è riscontrata la presenza della variante.

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Fino a qualche giorno fa l’Area vasta 5 inviava ad Ancona i tamponi di persone positive al coronavirus e che sono rientrate da viaggi all’estero.

In questo modo si è scoperta la presenza della variante inglese nei tre soggetti. 


Adesso, il protocollo è cambiato, nel senso che ogni settimana l’Area vasta 5 invia un campione di tamponi risultati positivi nel capoluogo dorico per il processo di sequenza e verificare la presenza o meno di eventuali varianti. Proprio la scoperta di tre persone positive e con la presenza della variante inglese, sta preoccupando la popolazione del Piceno. E a questo proposito, arrivano le parole tranquillizzanti del direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area vasta 5, Claudio Angelini. «Invito gli abitanti del Piceno - spiega - a restare tranquilli, perché la variante inglese è sì più contagiosa ma non più letale del covid-19. Rimangono valide tutte le misure di prevenzione in atto, a cominciare dalla mascherina e dal distanziamento». 


Sembra circoscritto il focolaio scoppiato ad Acquasanta Terme nei giorni scorsi con 19 persone positive. Al riguardo, il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni chiarisce che «nelle ultime ore è stato effettuato uno screening di massa sui 2.800 residenti del paese e da giovedì non ci sono nuovi positivi oltre le 19 persone e di queste, fortunatamente, nessuno ha avuto bisogno del ricovero in ospedale. La popolazione deve rispettare rigidamente le regole. Se questo verrà fatto spero che nella prossima settimana potremmo uscire da questa situazione, ricordando anche che ci sono quattro attività commerciali chiuse». 


Sul fronte vaccini, entro il 4 febbraio sarà completata la somministrazione della seconda dose al personale sanitario pubblico. I dati sono piuttosto incoraggianti se si pensa che su 2.800 operatori sanitari dell’Area Vasta 5, quelli che si sono sottoposti a vaccinazione sono 2.200, con una percentuale dell’80%. A partire dal 5 febbraio verrà sottoposto a vaccinazione il personale medico che lavora nelle strutture private. Sulla vaccinazione, è intervenuto il gruppo regionale del Pd che con una nota, chiede l’accesso agli atti per verificare quante e quali solo le persone, non appartenenti al personale sanitario, che hanno avuto accesso alla vaccinazione. Secondo il Pd sono 6.677 le persone vaccinate e non appartenenti al comparto sanitario. «Una situazione non chiara e per questo chiederemo l’accesso agli atti per verificare. Sarebbe grave se, prima di persone anziane, fragili o disabili si fosse vaccinato chi non aveva alcun diritto. E sarebbe ancor più grave se chi doveva vigilare non l’avesse fatto». In caso che non fosse consentito l’accesso agli atti, lo stesso Pd ha già fatto sapere che si rivolgerebbe alla Magistratura.

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