Tante telefonate ma nessuna visita: i musei civici riaprono in sordina. E ora l'idea dei venerdì dell’arte per coinvolgere i visitatori

Tante telefonate ma nessuna visita: i musei civici riaprono in sordina. E ora l'idea dei venerdì dell’arte per coinvolgere i visitatori
Tante telefonate ma nessuna visita: i musei civici riaprono in sordina. E ora l'idea dei venerdì dell’arte per coinvolgere i visitatori
di Filippo Ferretti
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Febbraio 2021, 08:10

ASCOLI  - Dopo un lungo periodo di stop, complessivamente di circa tre mesi, ieri mattina i due musei più amati e frequentati della città sono tornati operativi, vale a dire la Pinacoteca e il Forte Malatesta. Purtroppo, come un po’ ci si aspettava, si è trattato di un ritorno che nelle prime 24 ore non ha visto prenotazioni da parte dei visitatori, a causa dell’impossibilità da parte di chi arriva fuori regione di fare turismo nel capoluogo piceno.

Tuttavia, visto che il direttore Stefano Papetti ha deciso di puntare comunque sul ritorno imminente dei visitatori, grazie all’organizzazione di eventi culturali legati alle varie sedi museali ascolane, nella giornata di ieri sono state tantissime le telefonate provenienti da appassionati marchigiani, soprattutto ascolani, in cerca di orari e notizie circa gli appuntamenti pensati di venerdì pomeriggio.

Si tratta di incontri culturali che si terranno ogni settimana nell’ultimo pomeriggio disponibile prima della chiusura obbligatoria prevista ad ogni weekend.

Parliamo di momenti che il direttore ha voluto intitolare “L’arte di venerdì” e che prevedono già per il 5 febbraio alle ore 17.30 un approfondimento sulla figura della pittrice Giovanna Garzoni, artista nata nel 1600 ad Ascoli e poi nota in tutta Italia con le sue particolari opere. Una riflessione che porterà il pubblico ad ammirare la miniatura con teschio su cornice appena restaurata e poi il ritratto che Carlo Maratta, pittore e restauratore di Camerano fece in tarda età alla miniaturista.

Due lavori che saranno successivamente prestati dalla Pinacoteca di Ascoli all’esposizione sulle “Signore dell’Arte”, allestita a breve a Palazzo Reale di Milano, in relazione alla mostra dedicata alle pittrici italiane del ‘600. Nel pomeriggio del 12 febbraio invece, il professor Papetti e gli operatori museali allestiranno al museo dell’arte ceramica un evento durante il quale verrà messo in rilievo l’operato della famiglia Grue, a cui va il merito del patrimonio presente nella struttura di piazza San Tommaso. Un nucleo familiare di ceramisti attivo nel periodo che va dal XVI al XVIII secolo e fautore della corrente legata alla maiolica nel comune abruzzese. Il terzo venerdì di febbraio sarà dedicato al Forte Malatesta, grazie ad un tema legato all’arte presente nell’ex antico avamposto, ancora non ufficializzato.

«Si tratta di eventi che rivolgiamo prevalentemente ad un pubblico locale, cittadino o comunque regionale, in mancanza della possibilità di effettuare visite del fine settimana e fuori regione, impedite dal Dpcm» afferma il direttore Papetti, evidenziando che i pomeriggi del venerdì serviranno ad attirare attenzione e vivacizzare i musei ascolani, che sino all’inizio della pandemia sono stati affollati soprattutto nei giorni del sabato e della domenica. Il weekend è anche il momento da sempre riservato alle aperture del museo dell’arte ceramica e della galleria d’arte contemporanea Licini. «Si tratta di due musei che, salvo restrizioni future, cercheremo di riaprire quanto prima» ha aggiunto Papetti, certo che sia comunque tanta la voglia di scommettere sui luoghi d’arte ascolani, come conferma la nuova opera di illuminazione prevista nelle prossime settimane all’interno delle sale della Galleria Licini del Polo Sant’Agostino. 

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